rotate-mobile
Cronaca

I rifiuti di Roma smaltiti a San Vittore. L'annuncio di Virginia Raggi sui social

"Con l'impianto che lavora a ritmi al di fuori dell'ordinario si stanno recuperando 15 giorni di fermo". E il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, risponde per le rime alla collega

"Da oltre 10 giorni il ciclo di rifiuti a Roma è ripartito: l'impianto di S. Vittore, liberatosi definitivamente dai conferimenti da parte di Malagrotta, ha iniziato a ricevere i rifiuti da AMA e da altri fornitori che, quindi, stanno lavorando ben oltre i ritmi ordinari per recuperare il fermo di circa 15 giorni". Virginia Raggi, sindaco di Roma, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook spiega come Roma avrebbe risolto il problema della spazzatura. Il condizionale è d'obbligo visto che la situazione oramai divenuta insostenibile. A fare da cassa di rinsonanza al disagio dei romani sono i proprio i social ai quali la sindaca si è affidata: i residenti a Roma ed i turisti postano continuamente foto che mostrano una Roma sporca ed in balìa di topi, vermi e scarafaggi.

La bacchettata al PD

"Al di là delle responsabilità per il piano rifiuti regionale che manca dal 2013, o delle recriminazioni legate al fatto, innegabile, che AMA non ha attualmente altri impianti se non il TMB di Rocca Cencia e il tritovagliatore di Ostia, adesso è il momento di trovare soluzioni - prosegue ancora la sindaca Raggi -. E noi, Roma Capitale e AMA, ce la stiamo mettendo tutta per reperire spazi e capienze e non far subire ai romani le conseguenze di un sistema impiantistico fragile che rischia di andare in crisi per ogni evento (ordinario o straordinario) che inevitabilmente può verificarsi lungo il percorso. Non è questo il momento di parlare delle soluzioni di medio e lungo termine per migliorare il ciclo dei rifiuti di Roma e del Lazio, non è questo il momento delle accuse a chi doveva fare e non ha fatto".

Una provincia 'pattumiera'

Il primo cittadino di Roma, quindi, ha annunciato 'Urbi et Orbi' che le preoccupazioni maleodoranti dei Capitolini sono finite. Peccato che a doverne pagare le conseguenze, sempre maleodoranti, siano coloro che vivono in un raggio di azione di oltre 10 chilometri dal termocombustore di San Vittore del Lazio. La notte scorsa, con le finestre aperte, l'aria era fedita ed irrespirabile ma certo questo è poco importante se abbiamo 'salvato' Roma. Poco importa se la provincia di Frosinone da Anagni a San Vittore è divenuta una sorta di 'cloaca massima' sempre per rimanere in un tema consono a caput mundi. Poco importa se chi vive in tutto il Frusinate, senza possibilità di scampo, è costretto a subìre i veleni della Valle del Sacco, i fetori della Saf, della Mad di Roccasecca e appunto del 'mostro a vapore' di San Vittore. Poco importa se in questa provincia i rifiuti bruciano come fossero sterpaglie e i fumi inquinanti si prova a farli passare per vapori da sauna. Poco importa se nel Frusinate si muore di cancro ai polmoni, allo stomaco, alla gola. Oppure i ragazzi giovanissimi colpiti da leucemie e sarcoma vedono bruciare la loro giovane esistenza in una corsia d'ospedale.

La replica del sindaco di Roccasecca

"Puntuale come un orologio svizzero, in piena estate, arriva come sempre l’emergenza rifiuti su Roma. Quest’anno confida dalle farneticanti dichiarazioni della Raggi che continua a ribadire che su Roma non vuole nuovi impianti in chiara violazione di legge e dalla compiacenza di una Regione sempre più incapace di gestire il ciclo rifiuti. Ma la cosa più raccapricciante è il silenzio che si leva dalla Ciociaria rispetto alla scontata invasione di rifiuti che ci apprestiamo a raccogliere. È estate anche da noi, le temperature torride ci sono anche nel basso Lazio e sicuramente non si coniugano con il via vai di tir che prima dei nostri Impianti appestano le nostre strade cospargendole di percolato. Si vocifera che ancora una volta sia la SAF di Colfelice a risolvere l’emergenza romana. Sia chiaro che Roccasecca farà il possibile affinché ciò non accada. Siamo pronti a difendere il territorio con i denti. L’auspicio è che i nostri rappresentanti non ci lascino ancora una volta soli.
Giuste e sacrosante le rimostranze per quello che è successo alla Mecoris.
Ma siamo certi che gli Impianti tra Colfelice e Roccasecca dove arrivano i rifiuti di tutta la Regione avrebbero avuto la stessa attenzione? Questo è il momento di dimostrare che non ci sono territori di serie A e di serie B. No ai rifiuti della capitale nei nostri territori, stavolta senza compromess"i.

Il No di Gianluca Quadrini

Arriva il caldo ed è emergenza rifiuti a Roma. La misura è colma a tal punto che nella Capitale potrebbe deflagrare una vera emergenza sanitaria per l'accumulo spaventoso di rifiuti che dilagano in Centro e in periferia. E dalla Ciociaria arriva il no secco ai rifiuti di Roma sul territorio dal consigliere provinciale, nonchè presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri e vice coordinatore regionale. “Siamo determinati ad andare avanti e a non consentire che i rifiuti di Roma vengano portati in Ciociaria, come sempre accade quando lì sono in emergenza. - afferma Quadrini - Se dovesse accadere, noi istituzioni politiche ciociare, e faccio appello a tutti sindaci della zona, dobbiamo fare squadra ed essere pronti a tutto, anche ad alzare le barricate pur di difendere il nostro territorio ed agire per la salute dei cittadini. È inaccettabile che il nostro territorio debba smaltire l’immondizia prodotta a Roma, a causa dell’incapacità di chi oggi amministra la capitale. Il nostro territorio è martoriato dal punto di vista ambientale ed è nostro dovere difendere la sua salute e la sua dignità e quindi auspichiamo un dietrofront immediato delle decisioni romane sui rifiuti da scaricare in Ciociaria. Alla Raggi dico che invece di chiacchierare da quasi 4 anni, individuasse una soluzione per chiudere il ciclo rifiuti sul suo territorio”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I rifiuti di Roma smaltiti a San Vittore. L'annuncio di Virginia Raggi sui social

FrosinoneToday è in caricamento