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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il processo / Cassino

Processo Mollicone, chiesti 5 Mln di euro in memoria di Guglielmo

Durante la requisitoria i Pm hanno chiesto 30 anni per l'ex maresciallo Franco Mottola, 21 anni per la moglie Anna Maria, 24 anni per il figlio Marco e 15 anni per i carabinieri Vincenzo Quatrale e 4 per Francesco Suprano. L'avvocato Salera: "Chi ha detto la verità ha pagato con il dolore"

I pubblici ministeri Maria Beatrice Siravo e Maria Carmen Fusco a conclusione della requisitoria nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone che si sta celebrando dinanzi Corte d’Assise del tribunale di Cassino, hanno chiesto la condanna per l’ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce, Franco Mottola (30 anni), per la moglie Anna Maria (21 anni) e per il figlio Marco (24 anni) tutti e tre accusati di omicidio volontario ed occultamento del cadavere di Serena Mollicone.

Richieste di condanna anche per il luogotenente dei Carabinieri, Vincenzo Quatrale (15 anni) accusato di concorso esterno in omicidio e di istigazione al suicidio a carico di Santino Tuzi, e Francesco Suprano (4 anni), appuntato dei carabinieri accusato di favoreggiamento.

Il pubblico ministero Siravo ha poi scagionato il luogotenente Vincenzo Quatrale dall'accusa di istigazione al suicidio. Le lacrime di Maria Tuzi: "Mio padre meritava giustizia per il coraggio che ha avuto nel raccontare la verità".

Inoltre, sempre nela giornata odierna è arrivata la richiesta di risarcimento danni da 5 milioni di euro. Tanto ha chiesto l’avvocato Dario De Santis in memoria di Guglielmo Mollicone, padre di Serena. La somma è stata chiesta a tutti e tre i componenti della famiglia Mottola, Franco Marco ed Annamaria ed al luogo tenente Vincenzo Quatrale. All'appuntato Francesco soprano l'avvocato De Santis ha chiesto un risarcimento danno da 100 mila euro. 

La requisitoria dell'avvocato Sandro Salera, che rappresenta Consuelo Mollicone, ha toccato i punti salienti dell'indagine evidenziato gli aspetti umani, il dolore e la ricerca continua della verità da parte di Gugliemo. "Una verità che hanno pagato a caro prezzo coloro che l'hanno detta: Carmine Belli, ingiustamente arrestato con l'accusa di essere l'assassino di Serena e Santino Tuzi, morto suicida. Una verità che è stata ricostruita grazie alla tenacia dei pubblici ministeri e delle carabinieri che hanno preso a cuore la vicenda". L'avvocato Sandro Salera ha chiesto un risarcimento danni da un milione di euro per ogni componente della famiglia Mottola e per il luogotenente Quatrale. 

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