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Cronaca Cassino

Cassino, lettera aperta di Petrarcone: sui Servizi Sociali solo 'fumo' e progetti ideati da noi

L'ex sindaco prende carta e penna e risponde all'assessore Benedetto Leone

Un anno e mezzo di ecolalie. Letteralmente l’ecolalia è l’abituale ripetizione di suoni o parole altrui. Qui, per la verità, più che di parole o suoni è il caso di parlare di fatti altrui. O meglio ancora l’attribuzione a se di cose realizzate da altri. Mi riferisco agli ennesimi annunci, con toni trionfalistici, dell’assessore Leone, riguardo questa volta al centro di Via Ponte La Pietra.
A tal proposito, senza volermi attribuire meriti ulteriori, voglio ricordare a chi si occupa di sociale ed in particolare ai suoi utenti, alcune nostre realizzazioni.
Già a metà della mia amministrazione modificammo radicalmente il regolamento comunale dei servizi sociali attraverso un percorso che permettesse alle persone con disagio economico di accedere ad un aiuto concreto, applicandosi in lavori socialmente utili retribuiti con buoni lavoro; tale modifica consentì a tanti non abbienti di poter accedere ai contributi comunali in cambio di una prestazione lavorativa nell’ambito delle manutenzioni, con evidente ricaduta sul piano della dignità umana del lavoratore.

Un nuovo regolamento per il centro disabili

Approvammo un nuovo regolamento per il centro disabili di Caira e cambiammo  la gestione del centro, che registrò fin dall’inizio un particolare gradimento da parte dell’utenza.
Approvammo un regolamento per il volontariato, che è stato la base per l’istituzione del servizio di guardia ecologica.
Creammo  un osservatorio sociale per monitorare e contrastare il disagio da dipendenze, che fu  sottoscritto con Asl, Exodus  ed Università.

Il centro antiviolenza comunale

Creammo un centro antiviolenza operante h24 ed in rete con il territorio, che diede risposte importanti a tante donne vittime di violenze domestiche e sul posto di lavoro.
Redigemmo il protocollo d’intesa con la Asl per la prevenzione dell’obesità infantile ed aderimmo al progetto Sprar per gli immigrati rifugiati e richiedenti asilo politico, e per alcuni dei quali, a richiesta, fu data la possibilità di lavorare per le manutenzioni dell’ente.

La restituzione dell'ex scuola di via Ponte La Pietra alla città

Nel 2015, dopo aver “faticosamente liberato” i locali di via Ponte La Pietra dagli occupanti, facenti capo
ad un movimento politico di estrema sinistra, si avviarono le procedure amministrative per la ristrutturazione dell’ex plesso scolastico fortemente voluta dall’assessore Stefania Di Russo; ristrutturazione e messa in sicurezza che  furono eseguite in tempi rapidissimi e concluse con l’inaugurazione del centro diurno nel maggio 2016; in quell’occasione ci fu una prima esposizione dei lavori realizzati dagli utenti del centro.

Oggi solo il vuoto e tanta amarezza

Da allora ad oggi il vuoto, se non la amara constatazione che una metà di quei locali destinati al centro diurno sono inutilizzati, mentre dovevano ospitare un bar ed una edicola, gestiti dagli utenti del centro.
La coperta corta lascia le estremità scoperte. Siamo comunque parzialmente soddisfatti che almeno una metà dei locali abbiano trovato la loro originaria destinazione, augurandoci che da questa goccia possano nascere ondate di autonomia verso cooperative sociali di tipo B autogestite dagli stessi disabili.
Giuseppe Golini Petrarcone, ex sindaco di Cassino e Capogruppo di Opposizione
 

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