rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sezze, grande successo del progetto “Destinazione Lepini “alla presenza del Presidente Nicola Zingaretti

Il Territorio dei Lepini c’è, è coeso, ed ha una strada da percorrere. Questo è l’esito della manifestazione del 3 giugno, all’Auditorium Mario Costa di Sezze. L’evento organizzato dalla Compagnia dei Lepini, ha visto la partecipazione compatta...

Il Territorio dei Lepini c’è, è coeso, ed ha una strada da percorrere. Questo è l’esito della manifestazione del 3 giugno, all’Auditorium Mario Costa di Sezze. L’evento organizzato dalla Compagnia dei Lepini, ha visto la partecipazione compatta dei Sindaci e degli Amministratori dei Monti Lepini insieme ai rappresentanti istituzionali più autorevoli delle provincie di Latina e Roma, ai rappresentanti della C.C.I.A.A. e dell’Unione delle Camere di commercio del Lazio, ai rappresentanti delle Associazioni di categoria e delle forze sociali. Una platea stracolma di oltre 500 cittadini, studenti, scout, anziani provenienti dai vari centri dei Lepini, ha assistito alla presentazione del documento di sviluppo locale “Destinazione Lepini” ed alla firma del “Protocollo di intenti” tra la Regione Lazio ed il Territorio dei Monti Lepini a sostegno della programmazione con i Fondi strutturali 2014-2020. L’incontro ha avuto inizio con un minuto di silenzio e raccoglimento in memoria dell’avv. Mario Piccolomini, ed è stato aperto da un canto della tradizione contadina eseguita dalle Donne di Giulianello seguito da un intervento del maestro Ambrogio Sparagna che ha sottolineato l’enorme valore culturale delle tradizioni di questo Territorio. Dopo i saluti del Sindaco di Sezze, città ospitante, Andrea Campoli che nel manifestare il suo compiacimento per questo nuovo corso nel Territorio ha voluto ringraziare il Presidente Nicola Zingaretti per la necessaria attenzione che la Regione Lazio sta riservando ai Lepini, la parola è passata al Presidente della Compagnia dei Lepini. Per Quirino BrigantiSiamo il primo territorio della Regione Lazio che si è proposto sul tema dei Fondi strutturali 2014-2020 con un approccio innovativo e con un obiettivo chiaro, coerente e condiviso. Con il Piano di sviluppo “Destinazione Lepini” i Comuni del territorio potranno proporre dei progetti di investimento per il miglioramento delle proprie località in un ottica di sistema. Si potranno realizzare investimenti per il potenziamento e la valorizzazione delle reti culturali, delle reti di prodotti tipici locali, delle reti di imprese specializzate.Siamo sempre più convinti che una possibile risposta alle gravi difficoltà economiche, di questo nostro tempo, sia anche nelle politiche della Territorialità. Tutti possiamo osservare che, paradossalmente, in tempi di Mercati e Globalizzazione stia crescendo sempre più la domanda di identità Territoriale. Siamo un Territorio con una storia millenaria fatta da comunità che hanno saputo affrontare e risolvere i problemi della gestione delle risorse, i problemi dell’adattamento all’ambiente, i problemi della difesa comune, i problemi dei contrasti e delle divergenze. I nostri antenati, sui Monti Lepini, hanno realizzato buone pratiche collettive caratterizzate da un alto grado di coesione sociale. Noi oggi siamo qui grazie alle loro capacità. E noi, oggi, dobbiamo a loro ed alle nuove generazioni il massimo impegno per ricreare le condizioni di sviluppo e di benessere a cui hanno diritto i nostri cittadini.La presenza del Presidente della Regione Nicola Zingaretti e la condivisione di un programma integrato di sviluppo sarà l’occasione per segnare un momento di discontinuità e per dare un indirizzo chiaro e preciso verso una nuovo modello territoriale fondato sulla capacità di cooperare e collaborare in una ottica di maggiore e migliore solidarietà e sostegno reciproco. Unluogo complesso, come il territorio dei Lepini, è l’unione dei suoi patrimoni tangibili e intangibili dal valore unico ed irripetibile che dobbiamo tutelare e valorizzare.”Ha concluso il Presidente Nicola Zingaretti per il quale “Questa tensione, questa volontà, questa coesione è ciò che serve, non solo al Territorio dei Monti Lepini, ma serve a tutta la Regione Lazio. Perché questo giusto approccio deve essere raccontato e rappresentato come un buon esempio da seguire, ed io comincerò a farlo già da questo pomeriggio quando sarò a Santa Severa e parlerò dei Monti Lepini. Perché il Lazio è una Regione composta da Territori, e noi sui Territori vogliamo continuare a lavorare come stiamo facendo sul tema dell’economia del mare ed i territori costieri.” Al termine degli interventi tutti i Sindaci hanno firmato, insieme al Presidente Nicola Zingaretti ed la Presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti, il “Protocollo di Intenti” a sostegno del programma “Destinazione Lepini”.

PRESIDENTE DELLA COMPAGNIA DEI LEPINI QUIRINO BRIGANTI DESTINAZIONE LEPINI

Oggi siamo qui con le massime rappresentanze istituzionali, con i migliori simboli ed insegne del Territorio dei Monti Lepini e delle Comunità dei Monti Lepini e questa Immagine, questa Figura di Insieme è già uno straordinario risultato che genera emozione. Abbiamo più volte detto e ricordato che il Territorio dei Monti Lepini ha una lunga Storia, che le Comunità dei Monti Lepini hanno avuto capacità straordinarie per risolvere i problemi: la capacità di adattarsi all’ambiente, la capacità di gestire le scarse risorse, la capacità di difendersi, la capacità di edificare centri urbani di notevole bellezza, la capacità di risolvere i conflitti interni e la capacità di sostenersi reciprocamente. E’ grazie alle loro capacità che noi oggi siamo qui. Noi siamo i figli di quella gente ed abbiamo ereditato, insieme al paesaggio, al territorio, ai centri urbani, ai beni culturali, anche la responsabilità di affrontare e risolvere i problemi del nostro Territorio. Questa Storia e questo Territorio sono il nostro Bene comune. Un Bene comune che dobbiamo gestire responsabilmente e diligentemente facendo tesoro degli insegnamenti che abbiamo ricevuto. E’ per queste ragioni che possiamo guardare al futuro davanti a noi, ed ai nostri figli, con la fiducia di chi conosce la strada. Noi abbiamo una strada sicura da percorrere e la nostra strada è la strada della cooperazione e della coesione. Lungo questa strada non ci saranno, per noi, mete impossibili.

E’ su queste basi che abbiamo elaborato il documento che, oggi, presentiamo.

“Destinazione Lepini” è un documento che individua le linee guida di politica di sviluppo Territoriale fondate sul principio della Territorialità come Bene comune e come Risorsa pregiata per sostenere un nuovo modello di sviluppo locale. Paradossalmente in questa Era globalizzata, che vede tutti in competizione con il mondo intero, il tema delle identità Territoriali sta emergendo come una risposta straordinariamente efficace nelle relazioni di scambio e nelle dinamiche dei Mercati. Pensiamo semplicemente al “Made in Italy” ed a quanta importanza ha nel mondo globalizzato; o alle innumerevoli produzioni alimentari che si identificano con un Territorio per cui ne rappresentano la tradizione.

Questo documento ha l’obiettivo di mettere a fuoco le condizioni qualificate affinchè l’area territoriale possa conquistare una propria validità in termini di destinazione turistica di valore regionale. Siamo un Territorio che dispone di una enorme quantità di risorse enogastronomiche che possono diventare un fattore di forte attrazione turistica insieme ai nostri Beni culturali e paesaggistici. E’ evidente che se riusciamo a “vederli” e quindi a “considerarli” come un insieme unico, con le tante risorse storiche, archeologiche, paesaggistiche ed ambientali possiamo presentarci come un Territorio di straordinaria valenza turistica che non ha confronti da temere. Pensiamo all’Abbazia di Fossanova, all’Area archeologica di Priverno, al Castello di San Martino di Priverno, al Castello Baronale di Maenza, alla splendida piazza barocca di Roccagorga, alle Chiese del centro storico di Sezze, al Santuario del Crocifisso di Bassiano, al Castello dei Caetani di Sermoneta, all’Abbazia di Valvisciolo,all’Oasi di Ninfa, all’Area archeologica di Norma, al Tempio di Ercole di Cori, alle mura ciclopiche di Segni, ai centri storici di Gorga e di Montelanico, al Palazzo Aldobrandini ed alle Chiese di Carpineto romano, ed i centri storici di Roccasecca dei Volsci, di Prossedi, di Sonnino. Tutti i comuni del territorio sono dotati di un Centro storico. Questo è un punto di forza straordinario che deve essere opportunamente valorizzato. Se guardiamo alle due realtà italiane con le caratteristiche più vicine a quelle del nostro territorio, cioè la Toscana e l’Umbria, possiamo osservare come la valorizzazione dei centri storici, di piccole e grandi dimensioni, sia diventato l’elemento distintivo del loro successo turistico. Il Territorio dei Monti Lepini è uno dei siti di maggiore interesse naturalistico dell'Appennino, con scenari paesaggistici, sicuramente, tra i più belli del centro Italia. Per le originali caratteristiche geologiche, per le emergenze botaniche e faunistiche, per la sua produzione tipica dovrebbe essere spontaneo pensare che si tratta di uno dei luoghi più vocati all'istituzione di un'area protetta. Nel corso di questa legislatura regionale è stata presentata dai nostri Consiglieri regionali, Forte e Lupi, una proposta di Legge istitutiva del Parco regionale dei Monti Lepini, che è attualmente in fase di discussione presso il Consiglio regionale. La prossima istituzione del Parco favorirà l'implementazione di politiche per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, potenziando le più generali politiche territoriali improntate alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

L’area dei Monti Lepini ha una caratterizzazione, in termini di prodotti tipici locali, di tradizioni culinarie e, negli ultimi anni, di produzioni nel comparto del vino, dell’olio, dell’ortofrutta e delle produzioni bufaline in rilevante crescita quantitativa e qualitativa. E’ tradizione antica la coltivazione della vite e la produzione del vino che oggi, a partire dalla valorizzazione di un vitigno autoctono (il nero buono di Cori), manifesta una straordinaria capacità di produzione in costante crescita in termini di quantità e qualità. Il territorio è fortemente caratterizzato, anche in termini paesaggistici, da una rilevante quantità di oliveti, tanto che alcuni ricercatori universitari del gruppo italiano Geoagri coniarono la definizione “I Lepini: un balcone di olivi sulla pianura pontina”. Cresce da tempo la quantità e la qualità dell’olio locale, ottenuto dalla nota cultivar itrana, anche grazie al miglioramento della filiera produttiva ed all’ottimo lavoro di sensibilizzazione ai processi di qualità messo in campo dalle associazioni tra produttori. Esiste un produzione ortofrutticola locale che ha una antica e nota tradizione e che trova in alcuni prodotti come i “carciofi di Sezze”, i “chicchieteglidi Priverno” (Presidio Slow Food), “le rapette ed i broccoletti di Sezze e Priverno”, le ciliegie di Maenza, i fichi di Prossedi, melograni, giuggiole e sorbole, una qualità tipica rinomata in tutto il territorio. La produzione lattiero casearia, basata sui numerosi allevamenti di bufala del luogo, che propone ottime mozzarelle, ricotta e formaggi di bufala. La valorizzazione della bufala locale ha portato alla realizzazione di prodotti qualificati come yogurt e gelati realizzati con latte di bufala. La carne di bufala è utilizzata, con ottimi risultati, nella produzione di salami e speck, oltre che nella cucina tradizionale con l’ottimo spezzatino al coccio di bufala. Il Territorio è caratterizzato da un’ampia estensione di macchia boschiva che produce una rilevante quantità di prodotti quali castagne e marroni di Segni, tartufodi Carpineto romano, funghi, more, asparagi che arricchiscono la cucina tradizionale locale. La millenaria coltivazione del grano e la straordinaria cultura di tecniche, di usi, di storie, di canti compongono, tutt’oggi, i deliziosi prodotti del forno quali il pane di Roccamassima, di Sezze, di Artena, la falia (Pizza bianca) di Priverno, una numerosa quantità di dolci come le crostatine alle visciole, i croccanti con le mandorle, il pangiallo, e le ciambelle di Carpineto, le ciambelle di magroe tanto, tanto altro ancora. . Il valore dell’enogastronomia passa trasversalmente tra le motivazioni e le soddisfazioni del turista, oltre a possedere un carattere attrattivo di per sé. È un turismo che fa i conti con dimensioni del comportamento umano che vanno al di là di unmero consumo.Se è vero che, in generale, attraverso l'attività turistica avviene un consumonon solo fisico, ma anche simbolico del prodotto turistico e del suo spazio, per il turismoenogastronomico tale dimensione appare ancora più pressante. La dimensione esperienziale,che sta assumendo i contorni di elemento principe per i consumi in genere e per il turismo inparticolare, raggiunge in questa motivazione valori molto alti. Ma è forse l’unico settore che permette di “allungare” l’esperienza oltre la visita senza perdere l’autenticità. Il “viaggio enogastronomico” può continuare una volta rientrati al luogo di residenza, attraverso l’acquisto dei prodotti sperimentati sul territorio, la loro preparazione, i ristoranti specializzati. Un sistema che può generare una economia sensibilmente più ampia del fatto turistico puro attraverso la vendita dei prodotti, i corsi o le pubblicazioni per la loro preparazione. Il turismo enogastronomico propone un’ulteriore possibile lettura, coniugando l'esperienza straordinaria del fare turismo a un desiderio di ritorno alla disciplina della terra (e ai suoi prodotti, locali, tipici, autentici), che è diventato uno dei temi di attualità contemporanea anche con riferimento agli eventi di Expo 2015 .

E’ sulla base di questi concetti che sono state individuate le linee guida presenti nel documento “Destinazione Lepini”. E su questo documento abbiamo coinvolto la Regione Lazio con il fine di individuare le migliori modalità di programmazione anche con riferimento ai prossimi Fondi strutturali 2014-2020. Il documento focalizza l’obiettivo dello sviluppo turistico, come matrice generale del Piano, che declina nei settori vari quali: l’enogastronomia, la cultura, l’agricoltura, le attività produttive, l’innovazione tecnologica, le infrastrutture ed i Centri urbani.

Perché come è stato più volte annunciato, e da più parti richiamato (UE, Governo, Regioni, Istituzioni economiche e finanziarie) la programmazione e l’impiego dei prossimi Fondi strutturali rappresenta la più importante opportunità di fronteggiare la corrente crisi economica e costruire nuove prospettive di sviluppo per il Paese e per i territori che lo compongono. Per questo fine la Giunta ed il Consiglio della Regione Lazio hanno approvato un documento di indirizzo contenente le proposte dei Programmi operativi per il ciclo 2014-2020 che disegna in un quadro unitario gli obiettivi e le scelte strategiche delle politiche di sviluppo regionale di medio e lungo periodo. L’approccio della Regione è stato quello di guardare all’uso integrato delle risorse come lo strumento capace di dare attuazione ad un disegno di sviluppo del territorio, di rilancio dell’economia e di sostegno al tessuto sociale regionale. Una scelta coerente con l’indicazione dell’Unione Europea di “indirizzare gli investimenti alle priorità chiave per la crescita contribuendo, così, all’attuazione della strategia comunitaria Europa 2020. La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l'economia dell'UE nel prossimo decennio.In un mondo che cambia l'UE si propone di diventare un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l'UE e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. L’Europa si è data un obiettivo di grande ambizione, che i Paesi membri hanno condiviso pienamente, e che trova una piena rispondenza nelle attività di programmazione delle Regioni ed in particolare della Regione Lazio così come sono state presentate nel documento “ Con l’Europa il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale”. E questo stesso approccio deve essere adottato e realizzato dai Territori che compongono la dimensione regionale. E’ nei Territori che si potrà valutare e misurare la rispondenza tra gli interventi programmati ed i risultati conseguiti. E per questo i Territori devono assumere la responsabilità di partecipare alle politiche richiamate anche attraverso la propria capacità di individuare un disegno di sviluppo coerente con gli obiettivi europei, aderente alle proposte di programmazione della Regione Lazio, adatto a raggiungere i risultati attesi nella dimensione dello sviluppo territoriale locale. Anche per questo è indispensabile che i Territori riconoscano i legami e l’identità che li accomuna, riconoscano i perimetri geografici entro cui operare, riconoscano gli elementi di comunione storici, economici e sociali e riconoscano le forme di aggregazione con cui operare comunemente. L’area dei Monti Lepini, con 17 Comuni , con un perimetro di ca. 150 km., con un bacino di ca. 150.000 abitanti,è un’Area di Programmazione Integrata che vuole e può assumere la responsabilità di concorrere al raggiungimento degli obiettivi europei, nazionali e regionali. Vogliamo e possiamo concorrere al raggiungimento degli obiettivi indicati attraverso l’impegno delle nostre comunità e l’utilizzo delle risorse materiali ed immateriali disponibili sul territorio. Vogliamo e possiamo concorrere a questi obiettivi anche promuovendo una concezione nuova combinata ed integrata di: innovazione, welfare attivo, sostenibilità ambientale, società dell’apprendimento, integrazione e coesione sociale, nuovi modelli imprenditoriali, identità territoriale. A partire dai nostri luoghi e dai nostri Centri storici la sfida sarà di cogliere il grande ruolo che la cultura ha avuto nella nascita e crescita delle nostre località, ed ha ancora, per sviluppare nuove opportunità. I Centri storici intesi come nuovi acceleratori di sviluppo. Perché possono essere riconsiderati come lo Spazio Urbano antico che si adatta alle funzioni di nuovo Spazio di produzione per il turismo, nuovo Spazio di produzione di conoscenza, nuovo Spazio residenziale per artisti e creativi professionali, nuovo Spazio “performativo”, nuovo Spazio di relazione. I Centri storici come nuovi acceleratori di sviluppo e incubatori di imprenditorialità innovativa.L’unitarietà e l'integrità degli spazi, degli edifici, dei materiali di questi luoghi costituiscono valori da tutelare, da valorizzare e da comunicare. E questi luoghi, vissuti ininterrottamente da secoli, rappresentano un significativo giacimento culturale che può dare ancora un enorme contributo alla realizzazione di ecosistemi innovativi. Per fare tutto questo richiediamo alla Regione una attenzione particolare, come territorio dei Monti Lepini, a partire dagli investimenti per l’Agenda digitale. L’obiettivo della Regione è di coprire l’intera Regione Lazio con il servizio della banda larga, con la digitalizzazione dei SUAP e con la digitalizzazione dei servizi pubblici. Noi chiediamo di essere sostenuti anche nella digitalizzazione dei nostri Istituti culturali, quali biblioteche e musei,organizzati come Sistemi territoriali gestiti dalla Compagnia dei Lepini, poiché riteniamo che questi istituti culturali possano assumere una funzione innovativa quali strumenti privilegiati di trasmissione di valori e della nuova visione diretta a costruire il nuovo modo di essere un Territorio appartenente alla contemporaneità. Condividiamo pienamente le scelte della Regione Lazio riguardanti il sostegno per le start up innovative e creative perché siamo convinti che il tema delle industrie culturali e creative rappresenti una enorme potenzialità per il Paese, per la nostra Regione e per i Territori. . Siamo in una Regione che ha la città di Roma che è capitale dello Stato ma che è anche capitale della produttività culturale e creativa del Paese. Certamente è Roma il faro produttivo ed il grande contenitore di opportunità. Noi riteniamo che è possibile ed auspicabile che si promuova una più larga diffusione di opportunità che sia di stimolo ed occasione per le migliaia di giovani qualificati che vivono nei nostri paesi e che hanno interesse a volerci restare e che possono, restando nei propri luoghi di nascita, concorrere al potenziamento del sistema delle imprese culturali e creative.

Tutto il territorio dell’area dei Monti Lepini è attraversato dal Cammino culturale europeo chiamato Via Francigena del sud. Grazie a precedenti interventi promossi e sostenuti dalla Regione Lazio si è provveduto a dotare il Cammino di una parte di segnaletica, di guide, di piccoli interventi di marketing. Anche se, lentamente, il Cammino è di anno in anno sempre più frequentato. La Regione Lazio è già intervenuta, su questo programma, attraverso 2 strumenti legislativi: la legge 19/2006 “Disposizioni per la valorizzazione culturale, turistica ed ambientale della Via Francigena e degli altri itinerari culturali riconosciuti da parte del Consiglio d’Europa” e con la legge 40/99 “Programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio”. Il programma di sviluppo della Via Francigena necessita di essere adeguatamente sostenuto con un impiego strategico degli investimenti maggiormente diretto a raggiungere obiettivi chiari, concreti e misurabili. Il punto di maggiore debolezza, oggi, è dato dalla quasi totale mancanza di una ricettività di base che abbia le caratteristiche idonee all’accoglienza di questo particolare tipo di turismo, che, secondo le statistiche più recenti è uno dei pochi in crescita costante e continua già da un decennio. Per ottimizzare la proposta turistica del territorio è necessario realizzare forme di ricettività basate su servizi essenziali e prezzo modesto. Il Cammino di Santiago di Compostela, che è leader di mercato, è caratterizzato da una capillare presenza di Albergue municipali che assicurano un posto letto (in camere multiple), sevizi igienici in comune, cucina e spazi operativi comuni ad un costo massimo di 10 euro a persona. Gli Albergue sono di proprietà comunale (realizzati negli anni ’90 e 2000 con fondi del PSR della Spagna) ed affidati in gestione ad associazioni o cooperative di giovani locali. Noi proponiamo di sperimentare lo stesso modello da realizzarsi nei Centri storici, o in loro prossimità, attraverso il recupero ed il riutilizzo di parti del patrimonio esistente, realizzando un Albergo municipale in ciascun comune, da affidare successivamente alla gestione e valorizzazione attraverso organizzazioni locali. Tale intervento può essere una base positiva anche per l’incremento di nuove forme di turismo che possono essere realizzate nel nostro territorio a cominciare da quelle tipologie di turismo culturale motivate da interessi specifici.

Abbiamo delle aree archeologiche di straordinario valore che possono essere organizzate in circuiti turistici specifici quali, per esempio: l’area archeologica di Priverno, l’area archeologica dell’antica Norba, l’area archeologica di Segni, le aree archeologiche di Cori, il Piano della Civita di Artena, il sito archeologico di Carpineto Romano. Non sarà un sogno improbabile se cominciamo a ragionare alla definizione di un Parco Archeologico dei Monti Lepini.

Tutte le motivazioni che ho indicate sino ad ora sono state la premessa a questo “Protocollo di Intenti” che oggi firmiamo tutti insieme, il Presidente della Regione Nicola Zingaretti con tutti i Sindaci dei Monti Lepini ed il Presidente della Compagnia dei Lepini, che contiene l’impegno del Territorio dei Monti Lepini ad entrare nella prossima Programmazione dei Fondi Strutturali 2014-2020 e dei fondi di Bilancio regionale in maniera coordinata e con progetti coerenti con il piano “Destinazione Lepini” e l’impegno della Regione Lazio a riconoscere questo approccio territoriale e a sostenerlo anche attraverso un’assistenza tecnica diretta ed indiretta. Questa è l’occasione giusta per avviare un nuovo processo di sviluppo sostenibile.

In conclusione voglio esprimere il mio sentito ringraziamento al Presidente della Regione Nicola Zingaretti che ha condiviso e sostenuto pienamente il percorso di costruzione di questo nuovo processo. Voglioringraziaretutti i Sindaci e gli amministratori del Territorio dei Monti Lepini e sono convinto che, insieme alla Compagnia dei Lepini, sapremo far ottenere a questo Territorio il successo che merita perché “Quando il Territorio andrà di moda saremo tutti più felici!

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sezze, grande successo del progetto “Destinazione Lepini “alla presenza del Presidente Nicola Zingaretti

FrosinoneToday è in caricamento