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Il fatto / San Vittore del Lazio

Sindaco e consigliere comunale sotto indagine per 'tentata concussione'

La Procura di Cassino ha concluso gli accertamenti nei confronti di Nadia Bucci, primo cittadino di San Vittore del Lazio e di un componente della maggioranza

Si dice serena e rigetta ogni accusa Nadia Bucci, il sindaco di San Vittore del Lazio. Nei giorni scorsi al primo cittadino e ad un consigliere di maggioranza è stato notificato l'avviso di conclusione indagine. Entrambi rischiano il processo per il reato di 'tentata concussione'.

A far scattare le indagini da parte del magistrato della Procura di Cassino Chiara D'Orefice è stata la denuncia dell'ex responsabile della biblioteca comunale che, secondo quanto accertato avrebbe avuto pressioni per essere spinta a licenziarsi. 

Il sindaco Nadia Bucci, da noi interpellato, ha così commentato la vicenda: "Il mio operato amministrativo è sempre stato improntato alla correttezza e alla trasparenza, sempre al servizio della collettività alla quale cerco di dedicare tutto il mio tempo e nel migliore dei modi. Credo fermamente nella giustizia e in chi l’amministra quotidianamente con zelo e professionalità, e lo farà anche in questo caso".

Nell'avviso di conclusione indagine si ipotizza che: "in concorso morale e materiale tra loro, la prima nella qualità di Sindaco del Comune di San Vittore del Lazio, il secondo nella qualità di Consigliere di maggioranza, abusando della loro qualità, compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco a costringere una dipendente con contratto a tempo indeterminato part-time presso il Comune di San Vittore del Lazio a rassegnare volontariamente le dimissioni dalla predetta cooperativa e a iscriversi nuovamente all'ufficio del lavoro per poter essere successivamente riassorbita dalla nuova ditta subentrante. Non conseguendo l'intento per la ferma opposizione della persona offesa". 

"In particolare il consigliere intimava alla stessa di rassegnare volontariamente le dimissioni e dì iscriversi nuovamente all'ufficio del lavoro per poter essere successivamente riassorbita dalla nuova ditta subentrante precisando - si legge ancora nell'avviso a firma del magistrato - "se non ti licenzi, rimarrai legata alla vecchia cooperativa e al posto tuo ci mettiamo un'altra", "se tu non ti licenzi, la cooperativa di cui sei dipendente, avendo terminato l'appalto nel comune di San Vittore del Lazio, ti potrò trasferire in altre sedi lavorative lontano da qui". 

La posizione del sindaco Bucci viene così illustrata: "usando un tono minaccioso asseriva che non era possibile fare il passaggio diretto e se non avesse presentato volontariamente le dimissioni, si sarebbe scivolato in un contenzioso e in tal caso, bene che le andava, sarebbero trascorsi due o tre anni di vertenza, e nel frattempo sarebbe rimasta fuori senza lavoro e senza stipendio". 

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