Da Sora a Los Angeles, un cordone ombelicale salva la vita di un malato dall'altra parte del mondo
Un’unità di sangue cordonale è stata trasfusa per trapianto ad un paziente statunitense affetto da leucemia acuta
Un cordone ombelicale salva malato di leucemia dall'altra parte del mondo. La notizia viene dall'Asl di Frosinone soddisfatta per questa donatrice di Sora che ha salvato la vita ad una persona malata. Come è noto per procedere a trasfusioni in malati che si trovano a dover fronteggiare malattie importanti, nonché trapianti, occorre procedere ad una ricerca su vasta scala, in particolar modo per poter individuare la compatibilità tra donatore e beneficiario.
Dalla Ciociaria a Los Angeles
Pur in presenza della serietà della patologia fronteggiata, non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che un’unità di sangue cordonale, donata per uso solidaristico presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale S.S.Trinità di Sora diretto dal Dott. Costantino Testani (struttura in convenzione per l’attività di raccolta e bancaggio con la UOC di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda – “Policlinico Umberto I” di Roma) è stata trasfusa per trapianto ad un paziente statunitense di Los Angeles affetto da leucemia acuta.
I ringraziamenti
Proprio in questi giorni sono giunti alla donatrice, all’Azienda Sanitaria e al Reparto di Ostetricia di Sora i ringraziamenti da parte del Registro americano dei Donatori di Midollo Osseo (National Marrow Donor Program) il più grande registro al mondo per numero di iscritti che, insieme all’omologo Registro italiano (IBMDR) e alla Banca del Sangue Cordonale del “Policlinico Umberto I”, ha coordinato la messa a disposizione di questa preziosissima unità di sangue cordonale. A questi ringraziamenti si associa la Direzione Aziendale e che rivolge anche al personale sanitario italiano che collabora alla realizzazione di questi progetti.
