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Cronaca

Stoccaggio di rifiuti, assolto imprenditore del cassinate

Dopo quasi tre anni arriva la sentenza che scagiona l’uomo che era stato accusato di riciclaggio e smaltimento di rifiuti

Il Tribunale di Cassino (Frosinone) ha assolto un noto imprenditore del cassinate, dal reato di violazione di norme in materi di rifiuti destinati al recupero. In particolare, l’indagine aveva preso piede a seguito di un controllo presso l'impianto di smaltimento e recupero di inerti da parte degli uomini dell'ARPA Lazio, i quali nel maggio del 2019, a seguito di segnalazione, avevano eseguito una serie di controlli, al fine di verificare se il processo di stoccaggio e successivo recupero avvenisse secondo le norme in materia ambientale e, secondo i medesimi, la società aveva violato diverse norme in tal senso.

Precisamente, veniva contestato che, i rifiuti venivano stoccati in maniera indifferenziata, non seguendo il codice CER di ciascuno di essi. Nel corso del processo, sono stati escussi gli operanti dell'ARPA Lazio, i quali avevano ribadito le numerose violazioni contestate all'imprenditore, nonostante il legale, l'Avv. Emanuele Carbone, avesse più volte contestato ai medesimi che, in materia di stoccaggio di inerti, le linee guida prevedessero lo stoccaggio  per categorie omogenee e non come sostenevano gli operanti, seguendo il codice CER di ciascuna tipologia.

A seguito della nomina di un consulente tecnico, l'Avv. Emanuele Carbone è riuscito a dimostrare l'esatta filiera di stoccaggio e recupero di rifiuti da parte del proprio assistito, il quale si era protestato, sin dal momento sopralluogo da parte dell'Autorità, estraneo ai fatti così come contestati.

All'esito dell'istruttoria dibattimentale, l'Avv. Emanuele Carbone, ripercorrendo l'intero processo normativo e le linee guida dettata dalla Regione Lazio in materia di riciclaggio e recupero dei rifiuti inerti, è riuscito a dimostrare la correttezza della condotta posta in essere dal proprio assistito.

Il Tribunale, nonostante la richiesta di condanna avanzata dall'Ufficio di Procura, ha assolto con formula piena l'imprenditore, con la formula perché il fatto non costituisce reato. Grande soddisfazione da parte dell'imprenditore e dell'Avv. Emanuele Carbone, il quale ha affermato di aver avuto sempre piena fiducia sull'esito positivo del processo nei confronti del proprio assistito e che, quando si osservano le leggi, non bisogna mai avere timore della Giustizia.

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