I Carabinieri del Ris hanno nuovamente ispezionato da cima a fondo l'appartamento di via San Francesco a Ceccano dove, lo scorso 26 febbraio, sarebbe avvenuto uno stupro di gruppo a danno di una ventenne di Alatri. Gli esperti del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno repertato abiti, lenzuola e fazzoletti presente nell'abitazione dove, secondo la denuncia della giovane, sarebbe accaduto qualcosa di terribile: una violenza sessuale da parte di tre uomini, tutti ventenni. Uno di loro sarebbe un ex compagno di scuola 

La Procura della Repubblica di Frosinone, nella persona del magistrato Vittorio Misiti, ha aperto una delicata inchiesta che ha visto finire nel mirino dei carabinieri tre ceccanesi difesi dagli avvocati Pagliei, Vellucci e Pizzuti, rigettano ogni accusa. 

Eppure qualcosa in quello stablle elegante alla periferia di Ceccano deve essere accaduta: che motivo avrebbe avuto la ventenne di denunciare un fatto tanto grave? Perchè esporre se stessa e la sua famiglia a tanto clamore? E' quanto intendono capire gli inquirenti che non stanno tralasciando alcun elemento: dall'esame del DNA all'accertamento sugli smartphone sequestrati ai tre indagati. E magari proprio da questo potrebbero emergere aspetti importanti. Oggi nell'era della tecnologia ben poco è cancellabile.