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L'indagine / Broccostella

Turbativa d’asta e soldi illeciti ai partiti, nei guai 8 persone

Le indagini portate avanti dalla guardia di finanza sono durate 6 anni. Tra gli indagati anche un’ex amministratore comunale

Gare truccate e soldi irregolari ai partiti questi i reati dai quali si dovranno difendere 8 persone alle quali nelle ore scorse sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini dagli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Frosinone.

Al termine di complesse e articolate indagini per reati contro la Pubblica Amministrazione, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, come detto, gli uomini delle fiamme gialle hanno proceduto alla notifica di otto avvisi di conclusione delle indagini preliminari, ex art. 415 bis c.p.p., nei confronti di un ex amministratore locale di Broccostella, di quattro funzionari pubblici, nonché di tre imprenditori della provincia di Frosinone, indagati per i reati di turbata libertà degli incanti e per violazioni alla normativa in materia di finanziamento ai partiti.

Le indagini, che hanno interessato il periodo intercorrente tra il 2015 e il 2021, sono state svolte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria attraverso l’esame di copiosa documentazione amministrativa e contabile, l’analisi di dispositivi informatici, l’escussione di numerose persone e l’esecuzione di perquisizioni locali e domiciliari presso varie località della Ciociaria ed in particolar modo del sorano.

Gli elementi raccolti nel corso delle investigazioni hanno portato quindi ad ipotizzare l’esistenza di alcune anomalie nelle procedure di gara, verosimilmente finalizzate a favorire alcuni partecipanti e ad escluderne altri, in danno della libera concorrenza di mercato e delle casse dell’Ente pubblico appaltante.

In tale contesto, è stata ipotizzata una connivenza di alcuni funzionari pubblici che avevano preso parte alle fasi preparatorie e a quelle proprie della gara d’appalto. Nel corso degli accertamenti, effettuati anche attraverso indagini finanziarie, inoltre, i Finanzieri hanno acquisito elementi che hanno portato a ritenere che una parte dell’ingiusta remunerazione - ottenuta con fondi pubblici – in favore delle imprese aggiudicatarie era stata successivamente reimpiegata per il finanziamento della campagna elettorale della lista di appartenenza dell’allora amministratore locale, collegata ad un partito politico

L’inquinamento nel settore degli appalti emargina le imprese oneste dalle procedure ad evidenza pubblica ed altera le regole della sana competizione tra le aziende, danneggiando gli onesti e facendo aumentare i costi dei servizi pubblici.

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