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Cronaca Cassino

Università, inaugurazione Anno Accademico, l'outing del Rettore

Giovanni Betta nel suo lungo e articolato discorso ha toccato anche lo scottante tema delle dissesto finanziario: 'Sbattuti in prima pagina per colpe non nostre'

"Quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare". Ha preso spunto dalla frase di John Belushi in 'Animal House' per rafforzare l'immagine di un Ateneo che da qualche mese è nella bufera. Il magnifico rettore dell'Università di Cassino, Giovanni Betta, nel suo discorso di apertura dell'Anno Accademico 2017/2018 ha tracciato il bilancio di mesi difficili, duri ma che hanno portato a rafforzare una squadra composta da grandi professionisti. Inevitabile il riferimento all'indagine della Guardia di Finanza e della Procura inerente il presunto 'buco' da 41 milioni di euro nelle casse dell'economato e il conseguente (e in parte sanato) mancato versamento dei contributi pensionistici dei dipendenti. 

Il rammarico di un uomo perbene

"Non nego che si sono stati momenti di sconforto o anche, semplicemente, di condivisibile esigenza di avere informazioni chiare su una vicenda complessa e sulle strade da intraprendere per la sua soluzione. Non è un caso che nell'anno appena  trascorso si siano tenute tre assemblee generali con una partecipazione veramente ampia di tutte le componenti dell'Ateneo - ha precisato Betta -. Ma vorrei vedere chiunque di voi ad essere sbattuto in prima pagina per colpe non proprie e con effetti che avrebbero potuto essere anche drammatici non solo per l'intera Istituzione ma anche per i singoli. Consentitemi di dire oggi che sono fiero ed orgoglioso per come le persone hanno reagito e stanno reagendo alla situazione che stiamo vivendo".

La manifestazione

In prima fila ad ascoltare il discorso del Rettore e gli interventi di tutti gli altri relatori c'era un parterre d'eccezione. Il prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, il questore Rosaria Amato, il colonnello della Guardia di Finanza e comandante provinciale, Luigi Carbone, il vescovo Gerardo Antonazzo, l'abate di Montecassino, dom Donato Ogliari, il sindaco di Cassino Carlo Maria D'Alessandro, il capitano dei Carabinieri, Ivan Mastromanno in rappresentanza del comandante provinciale, il colonnello Fabio Cagnazzo, e il rinnovato volto politico regionale e parlamentare con l'onorevole Pasquale Ciacciarelli, neo consigliere regionale di Forza Italia e unico rappresentante cassinate alla Pisana, e i due neo deputati Ilaria Fontana e Francesca Gerardi. A prendere la parola dopo il rettore Betta sono stati Valentino Abbate, rappresentante degli studenti, Daniele Mattaroccia, rappresentante del personale tecnico amministrativo e il professor Gianluca Antonelli. Ospite d'onore Bruno Siciliano con il suo discorso dal tema: I robot, sogno e bisogno della vita quotidiana.

Inaugurazione Anno Accademico Università Cassino

        

Le parole del sindaco D'Alessandro

"L'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale segna un'ulteriore importante tappa per una delle principali realtà del territorio. L'Unicas rappresenta uno dei punti di riferimento a livello culturale non solo per il Lazio Meridionale ma anche il panorama universitario nazionale, fucina di giovani ed entusiasti laureati che vanno ad integrare le fila dei migliori professionisti italiani e internazionali".

L'elogio di imprenditori e politici

“Il Cosilam – ha dichiarato il presidente Pietro Zola – ha stretto da tempo una lunga sinergia con l’Ateneo portando avanti appositi progetti di collaborazione per lo sviluppo e la crescita del Lazio meridionale. Nel rinnovare a nome dell’intero Consorzio i migliori auguri per il nuovo anno accademico confermiamo la piena disponibilità dell’Ente e a collaborare nell’interesse del nostro territorio”. "Ho preso parte all'inaugurazione dell'anno Accademico 2017- 2018 presso l'Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Ripartire dalla conoscenza è la giusta chiave per comprendere i fenomeni in atto nella società contemporanea e per poter ricercare delle soluzioni ottimali alle innumerevoli criticità che la quotidianità ci presenta - esordisce l'onorevole Ciacciarelli -. Il nostro Paese vive una forte contraddizione, in quanto forma eccellenti professionisti che puntualmente, dopo aver conseguito il titolo accademico, fanno fatica ad affermarsi nel proprio ambito professionale rispetto ai colleghi europei. Questa difficoltà è un segnale di allarme, in quanto fa comprendere che è doveroso cambiare modus operandi. Ritengo che il percorso formativo non debba terminare con il conseguimemento del titolo accademico, ma proseguire con l'accompagnamento del singolo nel mondo del lavoro. Bisogna letteralmente guidare gli studenti nel post graduation, in quella che rappresenta la fase più complessa, creando una rete sempre più fitta tra università ed imprese". "L'università è un pilastro fondamentale per lo sviluppo e la competitività di un territorio - ha spiegato Mario Abbruzzese -. Per questo motivo è fondamentale che ci sia un processo sinergico per garantire che l'offerta formativa e culturale di UNICAS sia sempre più competitiva ed al centro dei processi di crescita del Lazio Meridionale".

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