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Cronaca

Valmontone, altro che mese della Cultura. Il museo la domenica è sempre chiuso

Menomale che novembre doveva essere il mese della Cultura a Valmontone, ma come fa la cultura ad espandersi se il museo la domenica è sempre chiuso? Questa l'ovvia domanda che ci siamo posti dopo aver letto la lettera inviataci da un nostro...

Menomale che novembre doveva essere il mese della Cultura a Valmontone, ma come fa la cultura ad espandersi se il museo la domenica è sempre chiuso? Questa l'ovvia domanda che ci siamo posti dopo aver letto la lettera inviataci da un nostro lettore che per ben due domeniche di seguito ha trovato chiusa la sezione archeologica del museo all'interno di Palazzo Doria.

Lo stesso lettore ha provato in tutti i modi a chiedere spiegazioni ad una volontaria che ha trovato nel palazzo che ha provato a dare spiegazioni ma senza essere esaustiva ed ha provato a chiamare anche l'assessora alla cultura Eleonora Mattia che però non ha risposto. Una situazione davvero brutta per chi si vanta a gran voce di tenere al rilancio della cultura a Valmontone ma che dopo quasi due anni è riuscita solo a rifare le strade (su questa cosa c'è addirittura qualche neofita della politica all'interno dell'amministrazione Latini che non fa altro che vantarsene ma ci rendiamo conto?) e poco più. Una situazione che mette in cattiva luce l’intera città nei confronti dei turisti e visitatori che vorrebbero visitarla.

Di seguito la lettera che ci è giunta via mail oggi.

Gentile Direttore,

invio il resoconto della spiacevole avventura vissuta questa mattina al museo di Valmontone. Questa mattina mi sono recato a Valmontone e per la seconda settimana consecutiva non mi è stato possibile visitare la sezione archeologica.

Ho trovato la ragazza incaricata delle visite dell'intero museo che stava accompagnando due signore tra le stanze del palazzo. Alla richiesta di visitare la sezione archeologica risponde che le è impossibile tenere aperto l'accesso al piano inferiore, poichè è sola e non si può spostare in entrambi i piani. Per la seconda Domenica consecutiva non ho trovato alcuna indicazione nè sul sito del museo nè su quello del comune circa la chiusura di quegli spazi espositivi. Domenica 9 invece l'impedimento, a detta del custode, era dovuto alla concomitanza di un convegno (ugualmente non c'era segnalazione che lasciasse intendere la chiusura delle sale al pubblico e nessuno rispondeva al telefono).

Ritornando a questa mattina, la ragazza mi dice che è una volontaria, nel senso che non percepisce denaro per il servizio e prova a contattare il vice sindaco Eleonora Mattia senza successo. Dopo aver chiamato un'altra persona, conferma l'impossibilità di risolvere oggi la questione (mi sembra di aver capito si trattasse di una collega...).

La morale è che per la seconda volta ho trovato un servizio pubblico non in funzione senza preavvisi nel sito del museo e del comune, ho consumato benzina per 30 km, ho perso il mio tempo (che evidentemente non ha nessun valore), ho vissuto un'esperienza profondamente frustrante.

Penso che esista una relazione tra tale gestione della cosa pubblica e la mancanza di visitatori. Spero che denunciare questo tipo di situazioni serva a qualcosa. Io credo in un'Italia diversa, dove le risorse che i nostri avi ci hanno lasciato, possano trasformarsi in ricchezza e sviluppo sociale e personale. Credo che continuare a pensare e dire "tanto è sempre così" non aiuti a risolvere nulla. Credo che l'indignazione dei cittadini sia cosa sana e necessaria. E' comprensibile che in futuro non porterò nessuno dei miei conoscenti a sprecare tempo in avventure del genere nel paese di Valmontone. Cordiali saluti

Lettera firmata

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