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Cronaca

Valmontone, dopo i disagi idrici ACEA incontra i cittadini. A breve soluzioni concrete

A Valmontone, come in moltissime altre città, tanto dell’area Casilina, quanto di quella Prenestina e della Ciociaria, si è fatta tagliente la fattispecie relativa all’approvvigionamento idrico, soprattutto in

A Valmontone, come in moltissime altre città, tanto dell’area Casilina, quanto di quella Prenestina e della Ciociaria, si è fatta tagliente la fattispecie relativa all’approvvigionamento idrico, soprattutto in

determinate zone. Ragione, quest’ultima, che ha indotto il sindaco, Alberto Latini, a convocare un’assemblea pubblica, alla presenza di rappresentanti tecnici della società incaricata nella gestione del vitale servizio, l’Acea Ato 2 SpA. Ieri, sabato 16 luglio 2016, dalle 10 alle 12, presso la scuola elementare ubicata in località “San Giovanni” si sono adunati circa ottanta cittadini che, con toni perentori ma non sgarbati, hanno esposto le criticità, ogni giorno crescenti, nella conduzione di una vita normale, non gravata da disservizio così invalidanti. Il primo cittadino ha sostanzialmente moderato gli interventi, oltre ad aver esposto la posizione ufficiale dell’Amministrazione comunale che, è emerso palesemente, non dista per nulla da quella degli utenti, ormai esasperati ed esausti. Il rappresentante della società “Acea Ato 2 SpA”, in più di un’occasione, è apparso impacciato: non ha snocciolato elementi oggettivi sufficienti, tanto da essere bersagliato da domande e considerazioni eterogenee, ma sempre pertinenti. L’ingegnere, nel contempo, ha assunto l’impegno di approfondire il non facile dossier “Valmontone”, in un tempo breve: giovedì prossimo, 21 luglio 2016, dovrebbero venir meno le prime carenze idriche. «Ecco il tempo che attendiamo ancora. Sono pronto ad intraprendere ogni azione, legalmente riconosciuta, insieme ai miei concittadini, affinché si ristabilisca una quotidianità serena, in tutte quelle famiglie di Valmontone che oggi sono mal servite». Non sono mancati neppure riferimenti storici, datati nel tempo, come quello del 3 aprile 1991: il Consiglio comunale, a larghissima maggioranza, deliberò la “Cessione del pubblico servizio di distribuzione acqua potabile, in concessione all’Italgas”. E’ balzata agli occhi degli osservatori più acuti l’assenza della minoranza consiliare che, nei fatti, ha perso una ghiotta occasione per capeggiare la protesta. Questa si davvero vibrante, non come le battaglie delle scorse settimane, di richiamo soltanto per gli addetti ai lavori, dell’agone politico valmontonese. Tra il pubblico ha delegazione del Movimento 5 Stelle che, senza politicizzare, si è detta pronta a mobilizzarsi. I giorni che condurranno verso la fine di luglio 2016, con ogni probabilità, saranno scanditi da nuovi accadimenti, che ci auguriamo positivi, stipati di buone nuove.

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