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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Nei guai quattro poliziotti dopo una notte brava a casa di alcuni cittadini stranieri

Gli agenti, due di Roma, uno di Ferentino ed uno di Frosinone, ora sono accusati di estorsione, sequestro di persona, falso in atto pubblico e abuso di ufficio

Una notte da arancia meccanica quella che sembrerebbe essere stata vissuta da quattro poliziotti in forza ad un commissariato di Roma accusati adesso di estorsione, sequestro di persona, falso in atto pubblico e abuso di ufficio.

I fatti

I fatti che hanno coinvolto gli agenti di polizia, due residenti nella Capitale, uno a Ferentino ed un altro a Frosinone, risalgono ad alcuni mesi fa quando con due pattuglie stavano effettuando un servizio di perlustrazione a Valmontone. Stando agli elementi raccolti dalla procura gli uomini in divisa avrebbero "sequestrato" tre rumeni al fine di procurarsi droga e denaro.

Il colpo nell'abitazione

Secondo il racconto di una delle vittime, i poliziotti si sarebbero fermati davanti ad un'abitazione che conoscevano come un luogo di smercio della droga. Mentre i due rumeni sarebbero stati bloccati da una pattuglia, un terzo sarebbe stato costretto a fare da esca per poter entrare in quella casa. Subito dopo ci sarebbe stata l'irruzione dei poliziotti, ma della sostanza stupefacente nessuna traccia.

Il ritorno a Roma ed i 3000 euro

A quel punto le due pattuglie sarebbero ripartite verso la "Palmiro Togliatti", un’arteria periferica della città romana. Prima di far scendere dalle auto i tre rumeni, li avrebbero però costretti a recarsi al bancomat ed a farsi consegnare tutto il denaro depositato sui loro conti correnti, circa tremila euro. Avuto il contante li avrebbero subito rilasciati.

Il falso verbale e la denuncia

Una volta rientrati in sede i poliziotti avrebbero stilato un verbale con la trascrizione dei nomi e cognomi delle persone fermate ed identificate quella notte. La "bomba" è scoppiata il giorno dopo, quando uno dei rumeni derubati si è presentato in questura per raccontare l’accaduto e presentare denuncia.

Il particolare

Ad inchiodare gli uomini in divisa alle loro responsabilità, un particolare che aveva raccontato agli investigatori. L’uomo aveva riferito di aver udito dalla radio che c’era stata una richiesta di soccorso in viale della Serenissima, una zona vicina alla Palmiro Togliatti. Ma c’è di più, un altro dei rumeni avrebbe dichiarato che quella sera, nel tratto di strada dove erano stati prelevati, c’era un segnale luminoso.

Le verifiche e la conferma

Le verifiche effettuate in tal senso avevano dato ragione ai rumeni. Loro non avevano mentito, quanto dichiarato rispondeva a verità. Gli investigatori che avevano avviato le indagini hanno contattato anche i soggetti che quella sera sarebbero stati fermanti dagli agenti. Ma questi ultimi erano caduti dalle nuvole. A seguito dei gravi indizi di colpevolezza i poliziotti sono stati rinviati a giudizio. Nel collegio difensivo gli avvocati Tony Ceccarelli del foro di Frosinone e l'avvocato Simonetta Galantucci del foro di Roma.

(foto di archivio)

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