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Cronaca

Velletri, due vigili impiegati nel TSO senza le adeguate protezioni. La denuncia della CISL FP

Ennesimo episodio dove sono coinvolti agenti della Polizia Locale esposti a gravi rischi per la loro salute, senza avere, a causa di leggi discriminanti rispetto alle altre forze di Polizia, la possibilità, in caso di effetti negativi sulla...

Ennesimo episodio dove sono coinvolti agenti della Polizia Locale esposti a gravi rischi per la loro salute, senza avere, a causa di leggi discriminanti rispetto alle altre forze di Polizia, la possibilità, in caso di effetti negativi sulla propria salute, di chiedere causa di servizio ed equo indennizzo.

Venerdì 24 aprile u.s. due appartenenti della Polizia Locale del Comune di Velletri, in servizio sono stati impiegati in un trattamento sanitario obbligatorio (TSO) congiuntamente a personale sanitario dell’Ospedale di Albano.

Il giorno successivo il personale sanitario dell’Ospedale di Albano ha comunicato al Comando della Polizia Locale di Velletri che il soggetto sottoposto a TSO, il giorno precedente, era stato trasferito presso una struttura sanitaria per malattie infettive di Roma in quanto presentava sintomi di tubercolosi attiva.

Uno dei due agenti recatosi al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Velletri, dopo aver illustrato quanto accaduto, è stato rinviato a casa ed ha svolto la sua attività lavorativa nelle giornate sia di sabato che domenica.

La CISL FP di Roma Capitale e Rieti ha inviato un esposto, allegato al presente comunicato, al Comune di Velletri, alla ASL RM H ed alla Procura della Repubblica di Velletri per conoscere:

- quali siano state le procedure operative utilizzate per tale intervento e se il trattamento sanitario obbligatorio sia stato effettuato rispettando pedissequamente quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente

in materia;

- quali siano le procedure di profilassi che saranno praticate nei confronti del personale venuto a contatto con il soggetto;

- quali dispositivi di protezione individuali siano stati consegnati agli agenti della Polizia Locale al fine di evitare il contagio con la persona infetta. La scrivente O.S. già con nota prot. n. 1699/2014 del 19 novembre 2014, aveva inviato apposito esposto alla ASL RM H5, allegato al presente comunicato, evidenziando che il personale era sprovvisto dei dispositivi di protezione individuali per i rischi da esposizione ad agenti biologici in quanto operatori di Polizia, riferiti ad esposizione o contatto con persone, animali o materiali infetti, contaminati da sangue o altri fluidi biologici contenenti microrganismi;

- quale tipo di informazione sia stata effettuata agli operatori della Polizia Locale, ai sensi dell’art. 278 del D.to L.vo 81/2008, sui rischi da affrontare in tali situazioni, anche questo punto fu oggetto sempre dell’esposto sopra indicato;

- dalla ASL RM H5 le risultanze dei controlli effettuati a seguito dell’esposto presentato il 19 novembre 2014.

La CISL FP di Roma Capitale e Rieti ha chiesto il sollecito intervento delle Autorità competenti in materia, per l’attenta verifica dell’accaduto con l’obiettivo di garantire la tutela sanitaria e legale ai due dipendenti coinvolti nonché ai loro colleghi.

Il Segretario Enti Locali

Giancarlo Cosentino

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