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Cronaca Veroli

Veroli, massacrato di botte da un rumeno - anziano conferma le accuse in aula

Il 70enne è stato aggredito a causa di un debito non pagato del figlio. Il rumeno è stato accusato di lesioni gravissime e violazione di domicilio

Massacrato di botte perché non aveva voluto pagare ad un rumeno il debito del figlio. Il fatto si è verificato due anni fa in una villetta di Veroli. D.V., 70 anni, che viveva insieme al figlio imprenditore di 50 anni, aveva ricevuto la visita di due rumeni e di un albanese. A detta di uno di questi, il figlio doveva pagarlo perché aveva svolto alcuni lavori. Ma l'anziano aveva replicato di non sapere nulla e che il figlio in quel momento non c'era, quindi dovevano tutti e tre allontanarsi dalla sua abitazione.

L'aggressione

Per tutta risposta, uno di questi aveva scavalcato la recinzione e sfondando la porta di casa e aveva aggredito il settantenne, massacrandolo di botte. A fermare quella furia scatenata l'altro connazionale, che aveva trascinato l'amico fuori da quella villetta. Dopo il pestaggio, i tre erano scappati in modo repentino da quella casa. L'anziano, lasciato in una pozza di sangue, era stato soccorso dai medici del 118 che lo avevano trasportato in ospedale. A causa delle percosse ricevute, il settantenne aveva riportato delle ferite per le quali erano stati praticati numerosi punti di sutura. A seguito di tali fatti, l'aggressore venne denunciato per violazione di domicilio e lesioni gravissime. Per tal motivo, era stato rinviato a giudizio. Ieri mattina in aula la vittima, che si è costituita parte civile tramite l'avvocato Rosario Grieco, ha ripercorso davanti al giudice quei terribili momenti confermando le accuse nei confronti di quello straniero che lo aveva ridotto in fin di vita.

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