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Cronaca Veroli

Rifiuti, arrestati i titolari della 'Tac Ecologica'. A Piglio sequestrato il centro di trasferenza

Traffico illecito di rifiuti è il reato contestato dalla Procura di Roma e dai Carabinieri Forestali di Frosinone. Sequestrata anche l'intera azienda a Veroli. Questi i comuni interessati: Piglio, Sgurgola, Collepardo, Filettino, Fumone, Cave e Roiate

Terremoto giudiziario alla 'Tac Ecologica' di Veroli: l'Antimafia di Roma ha arrestato tre persone, tra titolari e funzionari della società che si occupa della raccolta dei rifiuti in diversi paesi del Frusinate e del Lazio. Gli investigatori del N.I.P.A.A.F. e delle Stazioni forestali del Gruppo Forestale Carabinieri di Frosinone, diretti dal colonnello Giuseppe Lopez e dal maggiore Vitantonio Masi, supportati nella fase esecutiva da militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. A finire in manette (due ai domiciliari ed una in carcere) sono state tre persone: i due titolari della società "TAC ecologica srl" di Veroli e un collaboratore. Devono rispondere di traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti, violazione sulle prescrizioni delle autorizzazioni sulla gestione dei rifiuti ed in materia di emissione in atmosfera.

Quattordici le perquisizioni domiciliari

Nel corso dell operazione é stata data esecuzione ad un sequestro preventivo ai fini di confisca della società con sede a Veroli. Quattordici le perquisizioni domiciliari nei confronti di dipendenti e titolari di ditte specializzate nello smaltimento dei rifiuti. Sette i tecnici comunali indagati. Maggiori dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa in programma per le 12.30 presso il Gruppo Carabinieri Forestali di Frosinone.

I dettagli dell'operazione e gli arrestati

Sono state perquisite le abitazioni di tecnici dei comuni di Piglio, Sgurgola, Collepardo, Fumone, Cave, Roiate e Filettino (per quest'ultimo è arrivata la precisazione del sindaco Gianni Taurisano: "tengo a precisare che l'attuale responsabile dell'ufficio tecnico di questo Comune, Arch. Anna Maria Campagna, è estranea ai fatti perchè subentrata con la nuova Amministrazione in carica dall' 11 giugno 2018. Pertanto a tutela dell'immagine dell' Amministrazione Comunale di Filettino che rappresento  e dei suoi collaboratori, vi invito a voler chiarire la nostra estraneità a fatti risalenti al 2016) che hanno conferito i rifiuti presso detto centro di trasferenza, tutti indagati per gestione illecita di rifiuti. In carcere è finito Alfredo Coratti, mentre agli arresti domiciliari Santa Coratti, sorella di Alfredo, e Francesco Partigianoni. I fatti contestati risalgono al 2016 – 2018. La TAC ECOLOGICA, che gestisce un impianto di trasferenza e il servizio di raccolta rifiuti urbani
presso diversi Comuni, operava in totale difformità rispetto a quanto autorizzato. In particolare nell’impianto principale e nei vari siti comunali gestiti dalla predetta Società sono state rilevate ripetute violazioni: a) sulla tipologia di rifiuti in entrata e per i quali la Società era priva di autorizzazione; Trattasi di impianto ove vengono convogliati i rifiuti urbani dopo la raccolta dai cassonetti prima di essere destinati agli altri impianti (inceneritori, discariche, ecc..)  b) relative alla gestione dei quantitativi di rifiuti in totale difformità rispetto alle prescrizioni contenute nel provvedimento di autorizzazione, con superamento dei limiti giornalieri consentiti, e con obblighi mai adempiuti; c) relative alla gestione in totale difformità rispetto alle procedure di recupero e smaltimento per le quali la Società era stata autorizzata; d) sulla miscelazione di rifiuti non miscelabili (rifiuti speciali ed urbani); e) sul mancato rispetto delle prescrizioni a tutela dell’ambiente (percolato non raccolto, ecc…);
f) sulla normativa in materia di emissioni in atmosfera.

Le intercettazioni ambientali e telefoniche 

Attraverso attività tecniche, ed in particolare con intercettazioni telefoniche ed ambientali, è stato accertato come l’intera attività della società era improntata alla violazione della normativa ambientale, ed i rappresentanti della stessa più volte hanno cercato di evitare i controlli della P.G. operante. Un apporto determinante alle attività ritenute illecite è stato fornito dai funzionari comunali, che hanno consentito lo smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni nei quali la società effettuava la raccolta, in violazione delle prescrizioni autorizzative e per operazioni non ricomprese nell’ambito autorizzativo dell’impianto.

Il centro di trasferenza di Piglio

Lo stesso centro di trasferenza nel Comune di Piglio, gestito dalla TAC ECOLOGICA, presentava numerose criticità, tali da configurare un pericolo reale e concreto per l’ambiente. Per tali motivi non solo il centro di trasferenza ma anche l’intera società amministrata dal Alfredo Coratti sono stati posti sotto sequestro. Per evitare disagi nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani dei Comuni, la TAC ECOLOGICA è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal GIP di Roma, che ne curerà l’ordinaria amministrazione, consentendo la continuità dell’attività nel rispetto della normativa ambientale.

Il 'malaffare' di Cervaro

L'indagine della DDA di Roma ha avuto un primo risvolto la scorsa settimana quando a finire agli arresti domiciliari sono stati il sindaco di Cervaro, Angelo D'Aliesio, gli assessori Gino Canale e Vincenzo Ricciardelli e il tecnico comunale Enzo Pucci unitamente al titolare della Tac Ecologica, Alfredo Coratti. La Procura di Cassino, nella persona del sostituto procuratore Emanuele De Franco unitamente ai Carabinieri Forestali del Gruppo di Frosinone, ha contestato a tutti e cinque il reato di corruzione, turbativa d'asta e voto di scambio. 

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