Veroli, botte e minacce alla moglie. Scoperta anche con due fucili in casa
Questo quanto scoperto nelle ore scorse dai carabinieri della locale stazione intervenuti dopo una telefonata della donna
Prima picchia la moglie e poi la minaccia e come se non bastasse in casa nasconde anche due fucili in maniera illegale. Questo quanto scoperto dai carabinieri della stazione di Veroli, paese nel cuore della Ciociaria, che intervenuti in casa di una 68 enne del posto hanno scoperto che cosa era appena successo.
L’irruzione in casa e la scoperta
In effetti, i carabinieri sono giunti presso l’abitazione dell’uomo dopo una richiesta di aiuti della coniuge che spaventata al telefono ha raccontato della lite in famiglia in atto. Inoltre, la donna ha raccontato che poco prima era stata minacciata e percossa dal marito e che avrebbe presentato formale denuncia per tali comportamenti.
La scoperta dei fucili
Poiché il coniuge risultava detenere legalmente delle armi, i militari hanno proceduto al controllo amministrativo accertando che lo stesso aveva sia il titolo di polizia scaduto di validità che la detenzione illegale di due fucili di marca “Benelli” cal.12 e 16, intestati ancora al defunto genitore. I predetti fucili, unitamente ad un altro di marca “Franchi” cal. 12, legalmente detenuto, che sono poste sotto sequestro mentre l’uomo è stata denunciato per detenzione illegale di armi.
I controlli dei carabinieri in Provincia
Anche in questo fine settimana, inoltre, proseguono senza interruzione i servizi preventivi programmati e coordinati dal Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone in tutta la sfera giurisdizionale di competenza al fine di garantire sempre più maggiori standard di sicurezza ai cittadini.
Difatti, nel corso della giornata di ieri tutte le articolazioni operative del Comando Provinciale, hanno svolto mirati servizi, tesi a prevenire ed eventualmente contrastare i reati predatori (in particolare furti in abitazioni e ville isolate), le violazioni in materia di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e le violazioni e/o infrazioni comportamentali connesse al vigente codice della strada, attraverso un massiccio controllo alla circolazione stradale sulle principali arterie e snodi di comunicazione di competenza ed in prossimità dei caselli autostradali dell'A1, nelle adiacenze delle stazioni ferroviarie oltre che in altri luoghi che hanno evidenziato un alto tasso o una recrudescenza della delittuosità.
Tale dispositivo operativo ha visto complessivamente l’impiego di 40 militari, suddivisi in 20 pattuglie.