Accusato di voler gettare la moglie dal balcone, viene assolto

Dopo un lungo processo è stato assolto dal Tribunale e cosi ha evitato di andare in carcere. Stiamo parlando di un cinquantasettenne di Monte San Giovanni Campano in provincia di Frosinone che era stato accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie, in presenza del figlio minore, con contestazione del reato ex art. 572 del codice penale che prevede la pena della reclusione fino a sette anni.

Denunciato nel 2018 dalla moglie con l’accusa di averla maltrattata sotto l’effetto di sostante alcoliche e minacciata con l’uso di un coltello, fino ad un episodio in cui avrebbe tentato di buttarla giù dal balcone di casa, ha dovuto affrontare un processo penale conclusosi con l’assoluzione dichiarata il 7 febbraio dal Tribunale di Frosinone.

La denuncia era estesa anche al mancato sostentamento economico della famiglia ed a diversi asseriti episodi di danneggiamento di arredi e suppellettili di casa al punto che la donna, aveva anche dichiarato di essere stata costretta a rifugiarsi dalla madre per sfuggire alle reiterate condotte aggressive.

Nel corso del processo però, sono emersi elementi tali da far ritenere il quadro sostanzialmente diverso da quello inizialmente prospettato, in quanto la donna ha invece dichiarato di aver in qualche modo ingigantito i fatti poiché stava vivendo un periodo psicologico molto difficile generato da una forte depressione accompagnata da cure specialistiche ed uso di farmaci che la rendevano particolarmente instabile e nervosa.

I chiarimenti della donna hanno lasciato emergere una situazione più vicina ad una mera conflittualità fra coniugi che a vere e proprie violenze reiterate, con un quadro risultato quindi dissimile da quanto prospettato in sede di denuncia.

I rilevi della difesa dell’imputato da parte dell’Avv. Dario Simonelli sull’esistenza di precedenti denunce contro l’uomo, poi ritirate dalla moglie, oltre alla relazione positiva dei servizi sociali allertati, hanno consentito l’emersione di un quadro affievolito, contrastante con le gravi contestazioni contro l’uomo. L’uomo dunque è stato infine assolto in formula piena.