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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Willy, il 10 giugno al via il processo per i quattro bulli artenesi

Dopo l’aggravamento del capo di imputazione a omicidio volontario ora con l’avvio della fase dibattimentale nel tribunale Frosinone rischiano l’ergastolo

Erano tanti a chiedersi quando avrebbe avuto inizio il processo dopo le notizie delle settimane scorse che avevano portato all’aggravamento del capo di imputazione per i quattro bulli artenesi che ad inizio settembre del 2020 uccisero a calci e pugni il giovane palianese Willy Monteiro Duarte. Finalmente ora si ha la data, il processo che vede imputati i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia inizierà giovedì 10 giugno presso il tribunale di Frosinone dopo che il Gip del tribunale di Velletri ha accolto la richiesta per il rito immediato. Di fatto il monito del Presidente della Repubblica Mattarella nei giorni seguenti all'omicidio di dare un segnale di certezza e rapidità della giustizia ha avuto seguito.

La procura di Velletri ha chiesto che la Corte di Assisi di Appello di Frosinone (per competenza territoriale) cominci il giudizio immediato per i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, difesi dall’avvocato Massimiliano PicaMario Pincarelli difeso dall’avvocato Loredana Mazzenga, attualmente i tre sono ristretti nel carcere di Rebibbia a Roma e Francesco Belleggia, difeso dall’avvocato Vito Perugini che, invece, si trova agli arresti domiciliari nella sua casa di Artena.

Il tribunale ha anche ammesso come parte civile Armando Do Nascimendo Monteiro (padre), Maria Lucia Duarte (madre) e Milena (sorella) di Willy che invece saranno rappresentati dall’Avv. Domenico Marzi per il quale ha assunto gli oneri la Regione Lazio.

Il ricordo in musica del povero Willy

Come dicevamo, agli inizi di febbraio c’è stata la nuova ordinanza di arresto del Tribunale di Velletri con la contestazione a tutti e quattro dell'omicidio volontario per futili motivi ed ora rischiano come pena massima anche l’ergastolo. Quello che si aprirà a giugno sarà un processo dove la parte documentale la farà da padrone. Ad inchiodare alle loro responsabilità i quattro, oltre alle intercettazioni ambientali riprese in carcere nelle quali si accusano a vicenda, anche i testimoni che impotenti hanno assistito al massacro del povero Willy, giovane aiuto cuoco intervenuto in largo Oberdan a Colleferro per sedare una rissa e per richiamare un suo amico, preso a calci e pugni anche dopo esser finito esanime a terra.

I quattro secondo l'accusa: “hanno colpito reiteratamente e violentemente con calci e pugni al capo, al torace e all'addome, anche quando la vittima si trovava ormai a terra priva di sensi e non in grado di opporre nessuna resistenza e quindi non in grado di opporre alcuna difesa provocando gravissimi ferite” tanto da far scrivere nella perizia che si è trattato di: “politraumatismo a livello cranico-toracico e addominale con conseguenza insufficienza cardiorespiratoria e arresto cardiocircolatorio”.

Un omicidio vigliacco e che non trova spiegazione alcuna che ha indignato nazioni intere con le popolazioni italiane e capoverdiane che si sono strette intorno alla famiglia di origine del centro America Monteiro Duarte che vive a Paliano da diversi anni con i componenti che hanno dimostrato una dignità senza pari in questa situazione di estremo dolore, che oramai va avanti da oltre 6 mesi.

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