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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Anagni

Sanofi, la replica dell’azienda dopo lo sciopero: “a rischio il contesto positivo attuale”

L'azienda di Anagni, inoltre, si dice essere ancora disponibile a rivedere i tempi di attuazione del provvedimento con l’intenzione di poter finalmente trovare questo accordo

Giorni di grande fermento alla Sanofi di Anagni. Dopo la manifestazione di protesta e lo sciopero ad oltranza dei dipendenti dell’azienda farmaceutica oggi è arrivata la nota stampa aziendali in cui si fa il punto della situazione e si parla di crescita e non di riduzione del personale. Vediamo come stanno le cose attualmente

La nota aziendale

“Con riferimento allo sciopero proclamato ieri dalle organizzazioni sindacali dello stabilimento di Anagni, Sanofi smentisce che il cambiamento del sistema di rilevazione delle presenze sia legato a presunti ridimensionamenti del personale come dichiarato da alcuni rappresentanti delle parti sociali. Al contrario, negli ultimi 6 mesi l’organico dello stabilimento di Anagni è cresciuto di 20 unità e altri 27 colleghi sono passati a tempo indeterminato. Il nuovo sistema di rilevazione dell’orario di lavoro è volto ad assicurare che le attività si avviino, si interrompano (pause) e si concludano contestualmente. E’ quello che noi definiamo standardizzazione delle attività. Il nuovo sistema uniforma di fatto lo stabilimento di Anagni a tutti gli stabilimenti Sanofi del mondo, inclusi gli altri stabilimenti italiani, senza introdurre elementi di controllo del personale”.

Il buon momento dello stabilimento

“Sanofi precisa inoltre che lo Stabilimento di Anagni sta attraversando una congiuntura molto favorevole con una crescita dei volumi guidata principalmente dall’espansione del mercato cinese, dall’inserimento di nuove produzioni a seguito dello scambio di business tra Sanofi e BoeghringerIngelheim e da un nuovo investimento di oltre 15 milioni di euro finalizzato all’ammodernamento tecnologico del reparto Sterile. Un contesto positivo che rischia di essere messo in discussione dallo sciopero ad oltranza proclamato dalle organizzazioni sindacali, che mette in grave difficoltà la capacità dello Stabilimento di fornire i mercati, nelle quantità e nei tempi richiesti”.

Le premesse

“In linea con la propria cultura aziendale che vede nel dialogo con i propri collaboratori la base della propria concezione di lavoro, di performance, di fiducia e di relazione, Sanofi ha preventivamente presentato questo nuovo sistema di rilevamento presenze ai propri lavoratori, ponendolo al centro di una trattativa con le rappresentanze sindacali che però, dopo circa due anni, non ha sortito alcun accordo, nonostante la piena disponibilità da parte di Sanofi. Ferma nella sua intenzione di attuare questo cambiamento, a seguito della manifestazione di dissenso di ieri, Sanofi si è dimostrata ancora disponibile a rivedere i tempi di attuazione del provvedimento con l’intenzione di poter finalmente trovare questo accordo”.

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