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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Anagni

Anagni, dalle ceneri dei rifiuti organici nascono piastrelle in gres porcellanato

Recuperate tutte le 70 maestranze della ex Marazzi grazie alla produzione gres alto 3 cm. dal prossimo anno saranno assunte altre 18 persone

In Ciociaria i rifiuti entrano nell’economia circolare grazie alla Saxa Gres Spa, che ha acquistato al concordato fallimentare l’ex stabilimento delle Ceramiche Marazzi e dal primo novembre entrerà in funzione il terzo forno, recuperato ed aggiustato ad Anagni per dare occupazione alle 70 maestranze, lo stesso numero de tempi migliori precedenti alla crisi della Marazzi, ed andrà a produrre piastrelle alte 3 centimetri, la prima al mondo a fare una cosa del genere, da mettere sulle strade pubbliche con tanto di disegni.

Si cercano grafici

L’azienda cerca grafici per porcellane. In questo modo il risparmio é notevole e soprattutto non si consuma terreno nell’ambiente. Oggi si produce gres porcellanato alto 2 cm. Quindi non più scarti, ma solo materie o energia da riutilizzare, con brevetti innovativi e nuovi processi,  anche economici, visto che l’azienda è stata acquistata con bond della fondazione dei postini americani, inglesi e di altri Stati con una minima parte italiane.

I vertici dello stabilimento

Alla guida dello stabilimento anagnino è stato posto il dott. Francesco Borgomeo insieme al capo struttura  Antonio Di Franco, alla signora Francesca Siniscalchi e Claudio Vari l’ex dirigente della Marazzi. I quali  questa mattina ci hanno accolto, all’ingresso dello stabilimento per farci osservare il grande opificio, situato nella zona industriale di Anagni e per farci capire meglio il ciclo di produzione. Quindi, un’industria che porta una rivoluzione del rifiuto a 360 gradi: ambientale, economica, produttiva e sociale.

Dal rifiuto nasce un ricavo

Ecco che la materia prima, i rifiuti organici (o meglio le ceneri dei termovalorizzatori), diventano un ricavo quando in tutte le produzioni è un costo. Infatti, l’utilizzo delle ceneri riduce il consumo del suolo, evita lo smaltimento dei rifiuti considerati speciali e quindi soggetti a tariffe molto alte e permette alla ceramica di entrare nel  mercato della pubblica amministrazione, con il massimo punteggio grazie alle nuove norme del Gren Pubblic Procurement. Quindi, innovazione, ricerca, creatività, tutela ambientale, investimenti internazionali e occupazione. Questi, dunque sono gli elementi caratterizzantidi Saxa Gres Spa (azienda già quotato in borsa in Austria). Dopo tre anni di ricerca e sviluppo sugli impasti innovativi, nuovi prodotti per l’arredo urbano come il sanpietrino in gres, riduzione del consumo del suolo e recupero dei rifiuti altrimenti in discarica. L’azienda è  partnership industriale con Acea Spa per la produzione del biometano. 

Dal prossimo anno saranno assunte altre 18 persone

Quindi un progetto di eccellenza che crea occupazione ed il prossimo anno altre  nuove 18 unità saranno assorbite, indotto commerciale e innovazione tutta italiana. Piastrelle da esterni, utili anche per la pavimentazione urbana “a km zero” composte per un terzo dalle ceneri del termovalorizzatore in funzione nella stessa zona industriale in cui si trova Saxa Gres, la più importante fabbrica di piastrelle del centro sud Italia. Davvero singolare è il fatto che lo questo stabilimento è costato 10 milioni di euro, acquistato in concordato, e che il comune di Anagni vanno 500.000 euro di tasse arretrate, ferme, però al tribunale ciociaro.

Saxa gres

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