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Economia

Produzione di idrogeno nelle aree dismesse, prorogati i termini per le domande ma i tempi rimangono stretti

La Pisana ha accolto le criticità evidenziate dai soggetti interessati al bando

Lo stesso era accaduto per il bando per realizzare asili nido all’interno delle aziende: progetti troppo complessi e tempi strettissimi. La Regione Lazio è stata “costretta” a prorogare, di pochi giorni, la scadenza per la presentazione di progetti per realizzare impianti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse. A chiederlo sono state quelle realtà che vorrebbero partecipare al bando ma che, vista la complessità della materia, si sono rese conto che era impossibile rispondere a tutte le voci dell’avviso pubblico.

Il bando

Il bando da 17 milioni di euro, pubblicato a metà gennaio di quest’anno, chiedeva di presentare, nel giro di poco più di un mese, progetti per riqualificare ex fabbriche o aree industriali per installare impianti per la produzione di idrogeno. Il termine era fissato per le ore 18:00 del 24 febbraio. Troppo poco tempo per preparare progetti che prevedessero la realizzazione di uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e i relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno. Inoltre, le aree individuate devono avere delle specifiche caratteristiche, tutte documentate.

Tempi strettissimi

La Regione Lazio ha quindi voluto evitare il flop del bando per gli asili nido, al quale non ha risposto nessuno, ed ha deciso di prorogare la scadenza per la presentazione dei progetti. La nuova data è stata fissata al 6 marzo, sempre alle ore 18. Una proroga, quindi, di pochi giorni che difficilmente basterà per realizzare dei progetti così complessi. Nella determinazione pubblicata si sottolinea che il MASE, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha imposto tempi strettissimi con il decreto direttoriale del 23 dicembre 2022 relativo, proprio, alle aree industriali dismesse. Basteranno dieci giorni in più per realizzare progetti in grado di intercettare i finanziamenti? Al momento questa eventualità appare molto difficile, con la Pisana che potrebbe vedersi costretta a prendere, nelle prossime settimane, ulteriori provvedimenti.

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