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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Blocco crediti, per Ance Frosinone soluzione immediata soluzione o tracollo

Fermando l’acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza una soluzione strutturale alternativa ci sarà una grave crisi sociale ed economica per migliaia di famiglie e imprese

L’iniziativa di alcune Province e Regioni Italiane, finalizzata ad acquisire i crediti di imposta delle Imprese edili derivanti dal Superbonus, aveva aperto nuovi spiragli per le molteplici aziende rimaste senza la possibilità di monetizzare i propri crediti. Un esempio da adottare anche a Frosinone e nel Lazio – illustra il Presidente ANCE Libero Angelo Massaro.

Tuttavia le ultime notizie indicano che il Governo intende bloccare l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale. In questo modo migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie”. Infatti l’Esecutivo starebbe per inserire nel decreto legge sul Pnrr una norma che di fatto bloccherebbe la facoltà degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi.

Una notizia che ha colto di sorpresa tutto il sistema Ance già in allarme per il protrarsi di una situazione di stallo che sta mettendo in ginocchio l’economia di interi territori visto il coinvolgimento di tutta la filiera dell’edilizia motore insostituibile del mercato interno.

Il Governo commetterebbe un grave errore lasciandosi alle spalle una scia di famiglie con abitazioni incompiute e debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, come avevo più volte evidenziato anche in occasioni pubbliche, prosegue Massaro, se le aziende non riuscissero a completare i lavori nei tempi previsti dalla norma a causa di crisi di liquidità, molti privati si troveranno con un cantiere aperto nelle proprie abitazioni e, in alcuni casi,a dover restituire le somme corrispondenti all’importo dei lavori all’Agenzia delle Entrate.
Ovviamente queste notizie si ripercuotono negativamente anche sul sistema bancario, sempre meno propenso a supportare pratiche di Superbonus.
E’ necessario un definitivo segnale da parte della politica per individuare una soluzione seria e concreta, come quella proposta al Governo da ANCE ed ABI che prevede la possibilità di compensare i crediti con i debiti fiscali attraverso l’F24.
Non si può più temporeggiare.

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