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Colleferro, etichettatura bene in vista e comprensibile su frutta e verdura fresche, previste multe salate

I commercianti e gli ambulanti di frutta e verdura fresche sono obbligati ad esporre le etichette che forniscono informazioni utili ad orientare il consumatore nell’acquisto.

I commercianti e gli ambulanti di frutta e verdura fresche sono obbligati ad esporre le etichette che forniscono informazioni utili ad orientare il consumatore nell’acquisto.

Le normative vigenti, infatti, prevedono alcune indicazioni che devono essere presenti al momento dell’esposizione dei prodotti: prezzo, provenienza e categoria. Tali norme sono contenute nel Decreto legislativo n. 306 del 2002, che ha recepito una Direttiva europea in materia (Ce 2200/96). “E’ un obbligo che riguarda sia i prodotti confezionati sia quelli sfusi – spiegano il sindaco Mario Cacciotti e l’assessore al Commercio Fabio Colaiacomo, che in questi giorni stanno promuovendo una campagna di informazione sull’argomento -, col quale si prevede che gli esercenti presentino in modo chiaro e leggibile alcune importanti indicazioni sulla natura del prodotto che commercializzano. I cittadini, infatti, devono sapere, prima di effettuare l’acquisto, quale sia la zona di produzione di quella merce, la varietà e la categoria ed altre informazioni utili come eventuali additivi aggiunti per il trattamento di superficie degli stessi e naturalmente il prezzo. L'etichettatura non è obbligatoria soltanto per gli agricoltori che vendono i loro prodotti direttamente al consumatore”.

Se i prodotti sono venduti in imballaggi preconfezionati, le indicazioni previste devono essere presentate, ugualmente in modo chiaro e leggibile, indelebili e visibili all’esterno su uno stesso lato. Va inoltre indicato il peso netto, a meno che non si tratti di prodotti venduti abitualmente al pezzo. In tal caso, l'etichettatura deve indicare il numero di pezzi, se tale numero non può essere chiaramente visto e facilmente contato dall'esterno.

“Vigileremo affinché tali norme vengano rispettate – concludono i due amministratori - per garantire i cittadini e affinché possano acquistare con consapevolezza le merci esposte nei mercati, magari privilegiando la nostra filiera, in cui ci sono prodotti ottimi. Oltre a ridurre i costi al consumo la filiera corta permette anche una maggiore vicinanza tra produttore e consumatore e questo aspetto non è da sottovalutare”. A seguito dei controlli, effettuati dalle locali forze dell’ordine e del servizio igiene ambiente e alimenti della Asl RMG, in caso di violazioni sono previste sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 550 euro a un massimo di 15.500.

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