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Artigiani ancora tante le difficoltà per un settore che stenta ad uscire dalla crisi economica

Il Bilancio 2017 parla chiaro. Dall’unione artigiani di Frosinone arriva la denuncia

L’Unione Artigiani Italiani di Frosinone traccia il bilancio del lavoro svolto nel 2017 a sostegno delle attività ciociare. Un mondo, quello economico, in continua evoluzione che deve però ancora uscire dalla crisi: “L’aspetto da sottolineare –spiega il responsabile provinciale Giuseppe Zannetti – è che in assenza di interventi legislativi organici mirati, la crisi che stiamo vivendo rischia di fare ulteriori danni e quanto accaduto all’Ideal Standard è solo l’ultimo esempio.

La crisi ha cambiato il mondo del lavoro

La crisi ha cambiato il mondo del lavoro e le piccole imprese che rappresentiamo stanno avendo difficoltà a competere su un mercato ancora fortemente contratto, la burocrazia poi continua a bloccare la ripresa nonostante i tentativi di snellirla. Nel corso dell’anno la nostra organizzazione si è adoperata nel facilitare l’adeguamento ai continui cambiamenti normativi che riguardano le aziende.

Officine e elettrauti si sono unificati  per chiamarsi Meccatronici

Un esempio è l’unificazione delle attività delle officine meccaniche con gli elettrauti che dal 1 Gennaio si chiameranno “Meccatronici” e tutto ciò grazie a corsi specifici che abbiamo organizzato come stiamo facendo per le nuove norme sulla privacy. Siamo poi orgogliosi del nostro coinvolgimento all’iniziativa “Frosinone Alta” impegnati a dare apporto alle nuove attività che vorranno insediarsi nel centro storico”.

Non si riesce ad adempiere agli obblighi normativi

“Anche il 2017 – ha sottolineato il responsabile amministrativo Francesco Abballe – è stato per la nostra organizzazione un anno importante, in prima battuta perché abbiamo sottoscritto dei contratti collettivi nazionali del lavoro a tutela della sopravvivenza delle aziende che rappresentiamo e di conseguenza di tutti i lavoratori dipendenti in forza presso di esse. Abbiamo cercato di finanziare con i fondi interprofessionali il più possibile la formazione in quanto le imprese, in questo periodo epocale, non riescono ad adempiere a quelli che sono gli obblighi normativi.

C’è stata una crescita in garanzia giovani

Inoltre quest'anno abbiamo visto comunque una crescita ed un maggiore apprezzamento del programma Garanzia Giovani, che purtroppo non è partito con il piede giusto in quanto i ragazzi inizialmente hanno subito dei forti ritardi nei pagamenti dei mesi in cui venivano ospitati presso le aziende, ad oggi fortunatamente, grazie anche all'intervento delle organizzazioni sindacali e di tutti gli addetti ai lavori, tutto ciò non succede più in quanto è l'azienda ad anticipare mensilmente per conto della Regione i pagamenti ai ragazzi.

Tirocini avviati trasformati in posti di lavoro

Tanti dei tirocini avviati si sono trasformati in posti di lavoro, grazie anche agli incentivi previsti dal bonus occupazionale di garanzia giovani, laddove ciò non è stato possibile, sia per volontà dell'azienda sia dei ragazzi, è stata data comunque l'opportunità ai giovani di fare una nuova esperienza e di arricchire il proprio curriculum”.

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