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Frosinone, formati i primi 20 agrichef ciociari.

Consegnati i diplomi.   Iniziativa promossa da camera di commercio, aspiin, coldiretti e associazione terranostra

Consegnati i diplomi. Iniziativa promossa da camera di commercio, aspiin, coldiretti e associazione terranostra

corso di agrichef

La cucina contadina è vincente perché racconta il territorio, perché la sua forza sta nelle ricette della tradizione preparate con ingredienti e materie prime locali, quelle che Coldiretti promuove col famoso chilometro zero. Da oggi ai fornelli dei nostri agriturismi abbiamo interpreti autentici, riconosciuti e accreditati della vera cultura gastronomica ciociara, indiscusso patrimonio identitario della nostra comunità”. È uno dei passaggi del saluto che Cristina Scappaticci, vicepresidente della Camera di Commercio e delegata del movimento femminile della Coldiretti del Lazio, ha rivolto alle sue colleghe, titolari di aziende agrituristiche, premiate con gli attestati di partecipazione al corso di agrichef. Ma chi sono e cosa fanno esattamente? Cuochi contadini – per usare una espressione cara a Scappaticci – che in cucina valorizzano i prodotti caratteristici della loro terra, dai più poveri ai più ricercati, e che nei loro agriturismi portano in tavola i cibi della campagna nel rispetto della stagionalità, delle tipicità e delle ricette tramandate nei decenni di generazione in generazione. Le lezioni del corso, frequentato da venti partecipanti, sono state ospitate negli agriturismi Fattoria Celletti di Paliano e La Staccionata di Arpino, affiliati Terranostra. “Avevamo poco tempo a disposizione per organizzare bene questa iniziativa, infatti avevamo mille dubbi. Ci siamo rimboccati le maniche e grazie alla meticolosa organizzazione messa in campo dai soggetti coinvolti siamo riusciti ad ottenere un risultato ottimo, direi quasi insperato” ha detto Norberto Ambrosetti, direttore dell’area formazione di Aspiin, azienda speciale della Camera di Commercio di Frosinone. Di tempo ce ne sarà certamente di più il prossimo anno. “La soddisfazione degli operatori coinvolti ci spinge a pianificare una seconda edizione del corso. Abbiamo interpretato un bisogno e una caratteristica del nostro territorio – dice Genesio Rocca, presidente di Aspiin – come testimoniano le adesioni ricevute, ben più di quelle che avevamo immaginato. Non a caso abbiamo deciso di aumentare il numero dei partecipanti alla prossima edizione”. Il concetto del gioco di squadra, merce rara in territori spiccatamente poco inclini alla cooperazione come nel caso della Ciociaria, è stato il filo rosso delle considerazioni che hanno anticipato la cerimonia di consegna degli attestati. “Siamo riusciti con questa collaborazione a creare una nuova figura professionale. Che certamente già esisteva, ma che – ha commentato Pietro Greco, direttore della Coldiretti – non aveva un inquadramento, né un riconoscimento. Da oggi gli agrichef sono una risorsa professionale in più al servizio di questa terra e un formidabile veicolo per valorizzare le sue eccellenze agroalimentari”. Poi Greco ha annunciato la volontà di lavorare ad una prima trasferta promozionale. “Sono in contatto con gli organizzatori della Fiera degli agriturismi in programma ad Arezzo e ho avviato contatti per prenotare una postazione dove i nostri agrichef possano promuovere gli agriturismi e la cucina della Ciociaria su un palcoscenico di valenza internazionale”.

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