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Economia

Latte, Ricci: convocato in regione tavolo di confronto per 7 gennaio: Agriturismi nuovo regolamento

E’ stato convocato per martedì 7 gennaio alle ore 15 presso l’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio il Tavolo di confronto per discutere delle tematiche legate alla filiera zootecnica,

E’ stato convocato per martedì 7 gennaio alle ore 15 presso l’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio il Tavolo di confronto per discutere delle tematiche legate alla filiera zootecnica, con particolare riguardo al prezzo del latte bovino, a cui parteciperanno tutti gli operatori del settore.

“La zootecnia regionale – dichiara l’assessore regionale Sonia Ricci - è un settore trainante dell’economia agricola laziale da tutelare e valorizzare. Il Tavolo è un importante momento di ascolto delle associazioni di categoria, utile a raccogliere le diverse istanze per rilanciare e rafforzare il comparto. E’ nostro auspicio poter giungere ad un accordo sul prezzo del latte, che possa soddisfare e salvaguardare le diverse parti in causa. In un momento economico delicato come quello attuale, è importante garantire un sostegno alle migliaia di produttori che con passione e sacrificio portano avanti le proprie aziende”.

REGIONE LAZIO: ZINGARETTI, ‘CON NUOVO REGOLAMENTO BASTA FINTI AGRITURISMI’

Valorizzare e tutelare le aziende laziali che rispettano le regole, colpendo invece i finti agriturismi. E’ quanto prevede il nuovo regolamento sugli agriturismi approvato dalla Giunta Zingaretti che dichiara guerra alle strutture del territorio che non possiedono i requisiti per esercitare questo tipo di attività. Secondo il regolamento quindi l’agriturismo può essere costituito solo da un’impresa agricola, che svolge anche attività di ricezione, ospitalità e ristoro.

E’ infatti previsto l’obbligo, anche per le aziende agrituristiche, della costituzione del fascicolo aziendale che traccia le superfici che il produttore ha in conduzione e i tipi di coltura. Altra importante novità è senza dubbio l’introduzione della classificazione attraverso il ‘sole’ (da uno a cinque, come accade per la stella negli alberghi), che divide le strutture in base a qualità, comfort e servizi offerti alla clientela. Tenendo conto delle esigenze della clientela, diversificatesi nel corso del tempo, la nuova legge ha ampliato anche il concetto di attività connesse a quelle agricole: per esempio vengono ricomprese quelle di tipo ricreativo, sportivo e culturale, con un limite di incidenza non superiore al 10% della superficie agricola totale. I titolari delle strutture possono inoltre concludere accordi di fornitura con gli imprenditori agricoli delle zone limitrofe, per incentivare così la produzione dei prodotti laziali.

“Il nuovo regolamento degli agriturismi – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - rappresenta un importante traguardo, frutto del lavoro di collaborazione e concertazione con le associazioni di categoria, le Province e l’Agenzia regionale del Turismo. Il testo introduce elementi di tutela e promozione delle imprese agricole e dei loro prodotti, ampliandone e diversificandone le offerte, in conformità del modello comunitario”.

“Siamo fortemente convinti – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura, Sonia Ricci - che gli agriturismi rappresentino nel Lazio uno strumento efficace per favorire il turismo e più in generale per il rilancio della nostra economia, che nell’agricoltura - e in tutti gli ambiti ad essa collegati - può trovare un valido riferimento. Anche il nuovo regolamento dunque diventa un mezzo indispensabile per raggiungere questi importanti obiettivi nel Lazio”.

SPORT; VISINI: TAVOLO REGIONALE SU CERTIFICATI MEDICI

La Regione Laziosi impegna a organizzare un tavolo con tutto il movimento sportivo regionale sul tema delle certificazioni mediche obbligatorie per praticare l’attività sportiva. E’ quanto annunciato dall’assessore alle Politiche Sociali e allo Sport, Rita Visini nel corso del seminario promosso dall’Associazione nazionale impianti fitness e sport e dal Centro sportivo italiano.

“La legislazione nazionale è troppo confusa – spiega Visini - e al momento crea una discriminazione tra chi pratica lo sport in un’associazione o in una società dilettantistica ed è obbligato ai controlli e chi invece fa attività al di fuori di questo sistema senza richiesta di certificati. Il criterio per il quale viene richiesta una visita medica non può essere certo quello di avere o meno una tessera in tasca mentre si fa sport”.

Per l’assessore “mentre si aspetta che Parlamento e Governo facciano chiarezza su una normativa che è stata più volte modificata in questi mesi, la Regione Lazio può introdurre a livello regionale una disciplina delle certificazioni che tenga conto della tipologia di attività sportiva e non soltanto del fatto che questa sia praticata o meno in una organizzazione riconosciuta dall’ordinamento sportivo. Alcune regioni, come l’Emilia Romagna, hanno già aperto la strada intervenendo in questa direzione”.

“Per questo motivo - conclude Visini - mi farò promotrice di un tavolo che coinvolga la sanità regionale e le realtà dello sport del Lazio per ragionare insieme sul da farsi. Lo stile della Giunta è quello dell’ascolto delle istanze che vengono dal territorio e questo vale anche per il mondo dello sport, che noi vogliamo tutelare di più come fattore di promozione umana e inclusione sociale

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