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Paliano, la vicenda della Selva si complica. Spostata l’ultima asta a Maggio

Si complica e tanto la vicenda della Selva di Paliano e diventa una sorta di giallo poiché l’ultima asta è stata spostata a Maggio dal 17 gennaio. Perché si complica il tutto? perché, purtroppo, all’interno

Si complica e tanto la vicenda della Selva di Paliano e diventa una sorta di giallo poiché l’ultima asta è stata spostata a Maggio dal 17 gennaio. Perché si complica il tutto? perché, purtroppo, all’interno

dell’ex parco uccelli sono stati sequestrati anche gli strumenti di lavoro, ossia i trattori, la fesatrici ed il famoso trenino, oltre che alle cucine dei due ristoranti e quant’altro necessario per la gestione sia dei terreni. Orbene, questi strumenti non si trovano più. Ci sono stati tutta una serie di furti, mai denunciati dal Principe Ruffo che ne era l’affidatario dei mezzi.

Un altro bel grattacapato, quindi, ed ecco perché il tribunale fallimentare avrebbe deciso di spostare il tutto a maggio prossimo. Intanto, l’Avv. Originale che cura il fallimento, dovrebbe riuscire a ritrovare tutto il materiale sparito e nel contempo ha pregato il Comune di Paliano di continuare a tenere in gestione il Parco nel Monumento Naturale, con annesso il parcheggio esterno di proprietà regionale, con alberi, all’interno, che superano abbondantemente i 30 metri di altezza e che rappresentano un pericolo molto elevato. Il peso della parte alta è superiore a quello tronco, vecchio di oltre 40 anni, ed al primo soffio di vento fuori dal normale questi possono cadere come pere mature. Cosi facendo, è assicurata l’apertura del parco per Pasquetta e il 1° maggio i giorni in cui si riempie non solo di palianesi ma di gente di tutta la zona. Ma quello che è sempre più strano, nonostante ci si riempia la bocca di paroloni, è che certi amministratori a cominciare dal Sindaco Alfieri chi? Non riescono a far cambiare marcia alla politica. Nel bilancio Regionale appena approvato non è previsto l’acquisto della Selva. E’ vero che ci sono 20 milioni di euro per il risanamento della Valle del Sacco, ma sono poca cosa, se solo si pensa che per spostare “l’immondezzaio di Via le Lame” che serve il capoluogo ciociaro ce ne vorrebbero 50 di milioni. Di fatto gli sforzi regionali diventano sempre più “ridicoli” annualmente perché si possono aggiungere altri 20 milioni nel bilancio 2018.

Più passa il tempo ed i bla bla del video-selfiemaniaco sindaco, diventano chiacchiere inutili. Tra chiacchiere, bilanci regionali, bilanci comunali la Selva resta al palo e la vicenda giudiziaria si complica sempre più nel totale disinteresse della Regione Lazio che durante l’amministrazione Zingaretti non ha tirato fuori un centesimo ed ha solamente incassato gli affitti i cui denari sono finiti nei bilanci regionali e solamente l’attuale assessore Regionale all’ambiente Mauro Buschini, è stato capace di poter fare assegnare 60.000 mila euro che il Comune sembra ancora non aver incassato, mentre lo stesso comune ha stanziato in Consiglio Comunale 42.000 Euro per l’affitto provvisorio a fronte di un incasso di qualche migliaio di euro dello scorso anno. Che sia una gestione disastrosa tutti lo sanno, ma nessuno lo vuole ammettere così si tira a campare nella speranza di non tirare le cuoia, prima che accade di tutto e di più.

Giancarlo Flavi

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