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Paliano,  l’agriturismo Bertacco torna al grano monococco con pasti ad altissima digeribilità

"Tornare all’antico sembra essere un moda anche nel campo del grano. Infatti, fino ad un centinaio di anni fa tutti mangiavano pane prodotto con farine di grano monococco (poco sfruttato nel XX secolo) perché era un prodotto più digeribile e con...

"Tornare all’antico sembra essere un moda anche nel campo del grano. Infatti, fino ad un centinaio di anni fa tutti mangiavano pane prodotto con farine di grano monococco (poco sfruttato nel XX secolo) perché era un prodotto più digeribile e con più proprietà organolettiche rispetto agli altri granulati". Cosi Livio Perini, un perito agrario la cui famiglia gestisce l’agriturismo “Bertacco” a Paliano, ha deciso di piantare su un suo appezzamento di terreno questo tipo di grano monococco con il quale fa anche degli ottimi piatti.

Prima di servire il pranzo ha portato degli esperti che da oltre un hanno fatto una serie di sperimentazioni i cui risultati sono veramente sorprendenti, perché in Francia ed in Germania ma soprattutto negli Stati Uniti d’America, ben 80 milioni di persone sono passati a mangiare prodotti nati e realizzati con grano Monococco. Secondo i ricercatori la Prof.ssa Laura Gozza e Prof. Norberto Pogna “ Il nuovo Grano antico” presenta più fruttati con il 46%; meno 67% di Amido; più 6% proteine, più 79 % di lipidi e messo al confronto di pane duro sta all’8/41 inferiore. E’ un grano che può diventare utile anche per le persone ciliache ma che lo utilizzano da sempre. E’ un grano che si pianta come gli altri, anche se la pioggia lo abbatte è pronto a rialzarsi. I costi di produzione messi al confronto della vendita sono accessibili ed è un grano che si adatta a un basso ambiente e viene pagato al produttore circa 500.000 euro a tonnellata. E’ stato un cereale in uso fino a cento anni fa,ed ecco perché si viveva meglio. Una farina che quando viene messa in cottura diventa giallina, ma ha delle proprietà organolettiche importanti, come hanno tenuto a sottolineare con dati inoppugnabili i due professori dell’Unità di ricerca per la valorizzazione Cereali di Roma, che hanno elaborato il progetto Monococco nel Lazio denominato Mo.Nella. Livio Perini che oltre a gestire con la famiglia un suo agriturismo sta facendo di modo di farlo conocsre con piatti fatti ad hoc come: le ciambelline fritte con un pezzo di prosciutto, una minestra e gnocchetti lunghi e ovviamente non potevano mancare i dolci tutti a base di grano monococco, che hanno un eccezionale retrogusto e un granulato più digeribile. E' importante che i grandi produttori agricoli credano a questo tipo di grano, perché secondo il perito il Perini: “E’ ora di investire sul monococco che da brillanti risultati. In collaborazione con l’Europa si può creare una filiera nuova e molto redditizia perché è un prodotto più ampio e ad alta digeribilità". A seguire l’interessante convegno anche i due presidenti provinciali della Coldiretti Savone e della CIA Regionale Togneri. Giancarlo Flavi

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