rotate-mobile
Economia

Regione,  le reti d’impresa nella programmazione  europea 2014-2020: il progetto della rete “agrestis tour”

Nel quadro dell’utilizzo dei Fondi europei stanziati per la Programmazione 2014- 2020 la Regione Lazio ha individuato 45 Progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale.

Nel quadro dell’utilizzo dei Fondi europei stanziati per la Programmazione 2014- 2020 la Regione Lazio ha individuato 45 Progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale.

In particolare, tra i numerosi strumenti innovativi proposti, segnaliamo una pluralità di interventi a sostegno della riconversione del sistema produttivo fondati sul rilancio della capacità di innovazione e sul rafforzamento di reti e consorzi di impresa per aiutare il Lazio a superare i limiti che oggi ne frenano la crescita.

Nell'ambito delle aree individuate sul territorio regionale si attiveranno azioni di supporto alla realizzazione di Progetti Strategici" nonché alla promozione di nuove imprese, di consorzi e di reti di imprese ad alta intensità di conoscenza nei rispettivi ambiti di specializzazione territoriale.

Verranno attuate misure di sostegno ai processi innovativi di trasferimento tecnologico, di aggregazione tra imprese, basati anche sul riconoscimento della forza dei sistemi produttivi territoriali, sostenendo la ripresa, il riposizionamento e la crescita di quelli più aperti ai processi di internazionalizzazione e di attrazione dei capitali esteri.

Il sostegno ai processi di riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali dei distretti, dei consorzi e delle reti d’impresa è pensato per rilanciare la crescita e l’innovazione dei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e del turismo, tramite la valorizzazione delle vocazioni e delle potenzialità dei diversi contesti locali e territoriali.

Più specificatamente, la valorizzazione del turismo, della cultura, delle produzioni enogastronomiche, della capacità di accoglienza e della bellezza dei nostri territori rappresentano una leva essenziale per sostenere lo sviluppo di una Regione come quella laziale. Particolare attenzione è stata posta al sostegno ed alla diffusione della multifunzionalità delle imprese agricole, diversificandone le attività e le fonti di reddito per rafforzare ed innovare il loro tessuto.

La multifunzionalità, specialmente per il settore degli Agriturismo, è la capacità di un’azienda agricola di riuscire a diversificare i propri redditi producendo beni e servizi per la collettività ed i turisti. I dati del Censimento dell’Agricoltura 2010 mostrano che nel Lazio solo 3.820 aziende su oltre 98.200 svolgono attività agricole connesse.

Il dato relativo alle attività di diversificazione mostra come l’agriturismo rappresenti l’attività connessa più praticata dalle aziende agricole laziali e la più remunerativa: 747 unità, pari a circa lo 0,76% del totale. Secondo i dati rilasciati dall’ INEA, le fattorie didattiche nel Lazio sono solo 53. Nella Regione Lazio pertanto le opportunità di sviluppo delle attività di diversificazione in agricoltura sono ancora enormi, anche in relazione all’esistenza di una domanda potenziale non soddisfatta.

Sulla base di criteri predefiniti verranno emanati, nel corso del 2015, specifici Bandi per il finanziamento dei progetti migliori, attraverso la concessione di contributi in conto capitale o altri strumenti finanziari nel regime dei “de minimis”. I beneficiari potranno chiedere il versamento di anticipi non superiori al 50% dell’aiuto concesso e l’intensità dell’aliquota di sostegno sarà pari al 40%, elevabile al 60% in talune

particolari condizioni (giovani, investimenti in zone svantaggiate, ecc.).

In questo contesto programmatorio di ampio respiro ben si inserisce il Progetto della RETE “AGRESTIS TOUR” che prevede la creazione di una Rete interregionale degli Agriturismo nei territori umbro-laziali finalizzata alla scoperta dei numerosi e regevoli tesori artistico-culturali lungo le dorsali delle antiche Vie Francigena, Benedettina e Francescana.

In realtà essi sono attualmente percorsi poco noti e poco frequentati dai turisti-pellegrini rispetto alle grandi masse di visitatori che oggi raggiungono la Città Eterna da tutto il mondo e con tutti i mezzi.

Tuttavia, essi rimangono pur sempre dei forti "attrattori culturali" per gli innumerevoli luoghi da visitare, dislocati lungo le dorsali di questi antichi percorsi. Oltre ai mezzi di comunicazione anche la mentalità del turista è cambiata: spesso non si accontenta più di visitare i luoghi famosi delle nostre splendide Città, ma vuole approfondire e scoprire gli innumerevoli tesori d'arte ancora nascosti nel nostro territorio. L'idea che ne è nata è stata quella di assecondare questo cambiamento, cercando, nel contempo, di cambiare anche il modo di accogliere il turista, sempre più interessato a riscoprire luoghi e percorsi ricchi di storia, pressoché sconosciuti, ma a portata di mano.

Molti dei nostri attuali splendidi Agriturismi stanno tentando di intercettare questo flusso turistico, culturalmente più evoluto, ma sono sempre più consapevoli del fatto che da soli è un'impresa alquanto difficile da realizzare se non pressoché impossibile !

Le strutture agrituristiche con ricettività alberghiera, attraverso un'aggregazione imprenditoriale strutturata sulla base del Modello "Reti di Impresa", di cui all'art.42 della Legge n. 122/2010 e successive modificazioni, potrebbero invece essere in grado di promuovere quel necessario processo di "internazionalizzazione del territorio", attraverso la creazione di "filiere culturali".

Lo strumento delle Reti di Imprese permetterà alle Aziende Agrituristiche di riuscire a vedere oltre la particolare congiuntura economica che stiamo vivendo e consentirà di mettersi in gioco in un’avventura che sarà tanto meno rischiosa quanto più avrà un fondamento solido, basato su di un valido Contratto di Rete, nonché su di una Governance affidabile ed efficiente capace di realizzare le finalità espressamente prefissate nel Contratto medesimo.

Punto di forza dell’offerta è dunque quella di garantire al Pellegrino-Visitatore, in qualsiasi Azienda naturalistica della Rete, un “Pacchetto di Rete” contenente un ventaglio completo di servizi di elevato standard qualitativo, confort e ricettività.

Verrà applicata una “Tariffa Standard di Rete” onnicomprensiva: il prezzo praticato sarà pertanto eguale per ciascuna struttura Agrituristica appartenente alla Rete Francigena degli Agriturismo e comprenderà l’insieme dei tre servizi, Alberghiero, Enogastronomico e Turitico-culturale, complessivamente offerti.Inoltre, in ciascun Agriturismo, saranno presenti molteplici iniziative finalizzate alla valorizzazione ed alla conoscenza del patrimonio rurale , nonché alla scoperta dei numerosi tesori paesaggistici e culturali del territorio di assoluto pregio e valore.

Recentemente un notevole contributo alla conoscenza della Via Francigena è stato offerto dai “LIONS”Club dei territori Umbro-Laziali che hanno promosso

Incontri-Pellegrinaggi nei territori della Svizzera, della Francia e dell’Inghilterra, nonché tra la “RegionChablais – Port du Soleil” e la Regione Lazio. La continua attività di promozione svolta dai Lions Club, attraverso il coinvolgimento e l’incentivazione del turismo e degli scambi commerciali con le città ed i territori attraversati dal circuito francigeno-benedettino-francescano, contribuisce a rendere maggiormente stretto il forte legame di appartenenza esistente tra le variegate

culture nelle Regioni della nostra Europa.

Giorgio De Rossi

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regione,  le reti d’impresa nella programmazione  europea 2014-2020: il progetto della rete “agrestis tour”

FrosinoneToday è in caricamento