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Usura, Frosinone è al 34esimo posto in Italia

I dati dell’ufficio studi dell’associazione artigiani e piccole imprese Mestre, mettono Roma al primo posto con 12.118 aziende, subito dopo Milano poi Napoli, Torino, Firenze, Salerno e Bari

Sono 146 mila le imprese italiane che sono concretamente a rischio usura. Si tratta di attività che attualmente danno lavoro a circa 500 mila addetti. Si tratta prevalentemente di imprese artigiane, esercenti/attività commerciali o piccoli imprenditori che sono “scivolati” nell’area dell’insolvenza e, conseguentemente, sono stati segnalati dagli intermediari finanziari alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. Di fatto, questa “schedatura” preclude a queste attività di accedere a un nuovo prestito. A dirlo è l’Ufficio studi CGIA

Secondo l’ufficio studi dell’associazione artigiani e piccole imprese Mestre, il numero più elevato di imprese segnalate come insolventi si concentra nelle grandi aree metropolitane. I dati, che fanno riferimento fino al 31 marzo scorso, mettono Roma al primo posto con 12.118 aziende, subito dopo Milano, Napoli, Torino, Firenze, Salerno e Bari.

Dopo Roma nel Lazio troviamo Latina (29esima in Italia) e poco più avanti Frosinone (34esima). La provincia di Frosinone ha 1319 imprese in sofferenza, lo 0,9% del totale. Viterbo e Rieti sono meno esposte al fenomeno, e si trovano nella seconda parte della classifica pubblicata dall’associazione.

Nel Lazio, secondo i dati Cgia, l’11% delle piccole imprese nell’ultimo anno è ricorsa a prestiti a privati, con tassi di interesse iniqui.

Esiste dal 96 il “Fondo di prevenzione dell’usura” dedicato proprio a questo tipo di realtà sofferenti. Una soluzione certo ma non sufficiente – secondo la cgia – visto il gran numero di piccole imprese ad un passo dal default.

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