Cassino, il cammino dell'acqua
Prosegue il percorso della rassegna 2018: Unicittà esce allo scoperto. Valerio Magrelli, poeta e scrittore, oltre che docente di Letteratura Francese di Unicas, si è offerto come guida nella difficile scelta, alla ricerca del vero piacere della lettura, tra le grandi opere che possono solo essere studiate e i libri che servono solo per ammazzare il tempo. Il prossimo appuntamento è fissato a mercoledì 30 maggio alle 17,30 in piazza Corte, per una passeggiata nelle vie di Cassino, tra le polle di San Germano e della Villa Comunale, che insieme a quelle delle Terme Varroniane costituiscono le sorgenti del Gari. Michele Saroli, docente di Geologia, e Francesco Granata, docente di Tecnica dei Lavori Idraulici presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica, ci accompagnano lungo il cammino dell’acqua nella nostra città. È importante sapere che solo l’1% dell’intera risorsa d’acqua disponibile in natura è accessibile per uso umano, attraverso acque sotterranee prevalenti. Nell’Appennino centrale si concentrano, in grandi serbatoi costituiti da rocce carbonatiche (idrostrutture), le maggiori risorse idriche sotterranee d’Italia, e, nell’Appennino, l’idrostruttura Simbruini-Ernici-Monte Cairo-Montecassino con le sorgenti del Gari costituiscono un unicum, per capacità di raccolta e volumi d’acqua disponibili. Dopo il suo cammino naturale l’acqua viene captata mediante apposite opere idrauliche, trattata ed inizia il suo percorso attraverso i sistemi di adduzione (acquedotto esterno) edistribuzione (acquedotto interno), fino alla meta: i rubinetti delle nostre case.