Cassino, maratona di primavera
Dopo due anni di stop forzato a causa delle restrizioni imposte dalle norme anti Covid, il 25 prossimo 25 aprile per le strade di Cassino tornerà lo storico “serpentone” della Maratona di Primavera. E la festa sarà doppia: per il ritorno della storica manifestazione, intanto. Ma anche per il 30° compleanno. Tre lustri che la Maratona avrebbe dovuto festeggiare nel 2020 dal momento che la prima edizione della kermesse risale al 25 aprile 1990. Ma due anni fa l’intero Paese era in lockdown il 25 aprile e la maratona venne “celebrata” con la consegna di 500 mascherine da parte del Cus Cassino al Comune di Cassino. Presente solo il presidente del Centro Universitario Sportivo Carmine Calce con una delegazione del Cus e il sindaco con alcuni assessori.
“La festa per il 30 anni sarà rimandata al 2021” ebbe a dire il presidente Calce. Ma anche l’anno scorso le norme impedirono di far ritrovare migliaia di persone in piazza e la maratona divenne dunque virtuale, con un concorso indetto tra gli istituti scolastici. Quest’anno - pur con le precauzioni che il periodo post pandemico ancora impone - la Maratona tornerà invece la maratona torna in presenza, per le strade della città. La festa dei trent’anni sarà la festa della ripartenza. Battesimo di fuoco per il neorettore dell’Unicas Marco Dell’Isola che sarà in prima linea al fianco del sindaco Enzo Salera, dell'abate di Montecassino Dom Ogliari e di tante altre autorità civili, militari, ed ecclesiastiche. Main sponsor come sempre è la Banca Popolare del Cassinate: per la prima volta non ci sarà lo storico presidente Donato Formisano, che in quella giornata verrà omaggiato e ricordato da tutti.
Era il 1990 quando, per la prima volta, il Cus Cassino in sinergia con l’Abbazia e l’Università pensò di dar vita a un evento dedicato alle famiglie al centro di Cassino. Da allora, ogni anno a Cassino il 25 aprile è sinonimo di maratona di primavera. Bambini, giovani e meno giovani, da qualche anno anche i disabili: tutti uniti per un giorno di festa. E forse non c’è modo migliore per festeggiare la Liberazione: vedere la gioia dei bimbi e degli adulti che in bici, o a piedi, percorrono i 6 km e poi si godono la villa comunale con canti, balli e giochi.