Cassino, presentazione del libro "Romain Rolland pacifista libertario e pensatore globale"
Lunedì 26 marzo alle ore 15.00 presso l'aula magna della facoltà di ingegneria dell'Università di Cassino si terrà la presentazione del libro della prof.ssa Fiorenza Taricone "Romain Rolland pacifista libertario e pensatore globale".
La presentazione è organizzata dal Laboratorio anti discriminazione del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute dell’Università di Cassino
Il programma
Saluti: Giovanni Betta Rettore dell’Università di Cassino e Lazio Meridionale
Loriana Castellani Direttrice del Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute
Giuseppe Di Mascio Presidente Ordine degli Avvocati di Cassino
Ne parleranno: Edoardo Ales Ordinario di Diritto del Lavoro e della sicurezza sociale Università di Cassino
Ginevra Conti Odorisio Ordinaria di Storia delle dottrine politiche Università Roma Tre
Michela Nacci Docente di Storia delle dottrine politiche Università dell’Aquila
Salvo Andò Costituzionalista, Presidente Nazionale Lab Dem
Ermisio Mazzocchi Storico - Saggista
Modera: Rita Cacciami - Vice Direttrice de L’Inchiesta
Interventi: Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari)
Letture di brani del libro Gabriella Zappacosta - Docente di Lingua
Esecuzione di brani musicali con Francesco Maria D’Alessandro - flauto traverso e Lorena Evangelista - violino. Si ringrazia per la collaborazione il Liceo Classico “Carducci”.
Romain Rolland
Romain Rolland (1866-1944), è stato un raffinato musicologo, scrittore di saggi storici e biografie, drammi teatrali, romanzi a sfondo sociale e politico, novelle, pamphlets, farse liriche.
Gli è stato assegnato nel 1915 il Premio Nobel per il romanzo Jean-Christophe tradotto in molte lingue. Un altro suo libro pacifista, Au dessus de la mêlée, capolavoro del pacifismo europeo, gli aveva attirato condanne, malumori, critiche e vendette, nonché sospetti di spionaggio. Dal 1914 al 1915 lavorò come volontario all’Agenzia dei prigionieri di guerra, smistando le lettere dei familiari ai soldati e occupandosi degl’internati e prigionieri civili. Un’esperienza unica che racconterà nei due volumi del Diario degli anni di guerra.
Rolland salutò entusiasticamente la rivoluzione sovietica, primo vero tentativo di liberazione delle masse lavoratrici sfruttate, dissentendo poi dallo stalinismo. Antifascista coerente e dichiarato, Rolland fu un estimatore di Gramsci, che rese famosa una frase che è in realtà appartenuta a Rolland: l’ottimismo della volontà, il pessimismo della ragione.
Vissuto quasi sempre nella neutrale Svizzera, nel 1937, fece ritorno a Vezelay, dove lavorò alle sue Memorie e morì nel 1944. Da pacifista, dovette assistere a due guerre mondiali.