Colleferro, presentazione del libro "La Sibilla. Vita di Joyce Lussu" di Silvia Ballestra
La Sezione Anpi Di Colleferro "La Staffetta Partigiana" continua il percorso sulle donne della Resistenza. Il prossimo 16 maggio alle 17:30 presso la Biblioteca Comunale di Colleferro "Riccardo Morandi" verrà presentato "La Sibilla. Vita di Joyce Lussu" (Laterza) di Silvia Ballestra candidato al Premio Strega 2023. Insieme all'autrice dialogheranno Paolo Di Paolo, scrittore, Diana Stanzani, assessora alle politiche di genere del Comune di Colleferro e Amalia Perfetti, presidente della locale sezione.
L'iniziativa rientra nella "Primavera delle antifasciste" del Coordinamento donne Anpi provinciale Roma, con il patrocinio del Comune di Colleferro e la collaborazione della Libreria CC Catena.
Rievocando le scelte, gli incontri, le occasioni, ripercorriamo l’esistenza di questa donna straordinaria (laica, cosmopolita, ‘anglo-marchigiana’) e il suo essere, da sempre, riferimento per molte donne e molti giovani.
«Laggiù, in una bella casa di campagna tra Porto San Giorgio e Fermo, vive una donna formidabile, saggia e generosa, ricchissima di pensieri, intuizioni, toni, bellezza, forza, argomenti, intelligenza. La mia Joyce, la mia sibilla.»
«Dopo Joyce L. Una vita contro, Silvia Ballestra torna a parlare della sua musa, Joyce Lussu. Legata a quest’ultima da una lontana parentela oltre che da una profonda amicizia, si rimette sulle sue tracce, consegnandoci una biografia intima, appassionata e coinvolgente.» - Federica Rupe per Maremosso
Lungo tutto il secolo breve, una donna bellissima e fortissima pensa, scrive, agisce, lotta. Viaggia prima per studio, poi attraversando fronti e frontiere dell’Europa occupata dai nazifascismi: Parigi, Lisbona, Londra, Marsiglia, Roma, il Sud dell’Italia dove sono arrivati gli Alleati. Documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. Joyce, insieme al marito Emilio Lussu e ai compagni di Giustizia e Libertà, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine, è in prima linea nella Resistenza. Poetessa, traduttrice, scrittrice, ha sempre coniugato pensiero (prefigurante, modernissimo) e azione. Azione che prosegue nel dopoguerra con la ricerca di poeti da tradurre per far conoscere le lotte di liberazione degli altri paesi, in particolare dell’Africa e del Curdistan. Nazim Hikmet, Agostinho Neto, i guerriglieri di Amílcar Cabral che compongono canti di lotta durante le marce, sono alcuni degli autori che Joyce ‘scopre’ e propone attraverso traduzioni rivoluzionarie.
Proposto da Giuseppe Antonelli al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
«A un certo punto della storia, si capisce che la libertà è un bene che può valere la vita. Così è stato durante gli anni del regime fascista e della guerra voluta dal dittatore Mussolini. Quel punto può ripresentarsi in qualunque momento. L’unico modo per capirlo è averlo vissuto o poterlo rivivere attraverso un racconto. Grazie a Silvia Ballestra, la straordinaria vita di Joyce Lussu rivive nelle pagine di un libro affascinante e imprevedibile com’era lei. Una sorta di valigia a doppio fondo, come quelle con cui superava i posti di blocco nazifascisti. C’è il romanzo di una vita e dentro una vita romanzesca; c’è la grande storia e dentro una grande storia d’amore: quella tra la sibilla Joyce ed Emilio Lussu; c’è la lingua agile del racconto e dentro le tante lingue parlate da una cittadina del mondo. Romanzo «di fame e di vita» e di fame di vita, vicenda di viaggi e di fughe (in questo senso, romanzo d’evasione), emozionante inno alla resistenza, all’indipendenza, alla libertà. Tutto questo è La Sibilla di Silvia Ballestra. E per questo, come amico della domenica, ho deciso di candidare il libro al Premio Strega 2023.»