Colleferro, "Racconti, memorie, poesie, favole" di Trilussa
Appuntamento con Leggere Leggeri all'ora del tè Luglio 2020 a Colleferro al Parco del Castello alle ore 21 sabato 18 luglio con La strada è lunga, ma er deppiù l’ho fatto, Trilussa, Racconti, memorie, poesie, favole.
Assoluto protagonista della poesia in romanesco della prima metà del Novecento, Trilussa fu noto e stracitato anche fuori le mura della ex città santa, e uno dei punti di riferimento di tutti gli scrittori che si andavano affacciando a Roma, per tentare di conquistarla o per esserne conquistati. Fu in contatto con Gabriele d’Annunzio, Salvatore Di Giacomo, Pietro Mascagni, Guglielmo Marconi, Ettore Petrolini, Massimo Bontempelli, Antonio Baldini, Giuseppe Prezzolini, Emilio Cecchi… Come pochi altri scrittori, visse esclusivamente (e modestamente) di proventi editoriali e di collaborazioni giornalistiche. Alcune sue abitudini esistenziali (le notti e le osterie, la mancanza di un lavoro stabile, la mai smentita scelta per una vita da scapolo) ne facevano una specie di bohemien sopravvissuto, che peraltro viveva la propria scelta con il disincanto tutto romano di chi vede la propria e altrui esistenza dall’alto di una saggezza superiore. D’altra parte «Adamo chiese: E come vôi che faccia / a conservamme l’anima innocente / se Dio me fabbricò co’ la mollaccia?» (L’Omo). L’incontro mette in scena gli aspetti fondamentali della scrittura di Trilussa.