Frosinone, , Sergio Marazzi in concerto
Dopo più di 10 anni, Sergio Marazzi torna a suonare nella sua città di origine. Lo farà domenica 19 novembre presso Spazio Arte Rigenesi in via Garibaldi a Frosinone.
A distanza di 12 anni dal suo secondo disco, la nuova raccolta di 12 canzoni intitolata LITOW (Love Is The Only Way) esce sotto lo pseudonimo di Light&Scars, e un brano vede la partecipazione di un grande cantautore americano: Alejandro Escovedo.
Il tour è partito da pochi giorni e ha già toccato diverse città (Firenze, Bologna, Sanremo, Carrara, Rimini).
Il disco sta ricevendo ottimi consensi di critica e recensioni entusiastiche, con una copertura mediatica nazionale ed è disponibile in tutti gli store digitali e fisici, essendo distribuito da Audioglobe, il più grande e importante distributore indipendente in Italia.
Così si è espresso Antonio Gramentieri, produttore del disco, riguardo Sergio Marazzi e il suo ultimo lavoro: «Sergio Marazzi è stato a suo modo un pioniere di un certo immaginario americano, trasferito nella provincia italiana. Vent'anni fa con la sua band The BlueBonnets faceva determinate cose prima degli altri, e direi anche meglio degli altri, presumibilmente anche meglio di molti americani. È uno dei pochi casi in Italia in cui davvero la canzone è pensata da principio con una certa grammatica americana, e non si avverte lo sforzo né il tentativo di un adattamento o di una "traduzione" dei riferimenti. Marazzi è semplicemente un cantautore internazionale, nato in Italia. Inoltre è uno che fa dischi soltanto quando ha qualcosa da dire – una cosa rarissima di questi tempi. Avere collaborato a questo suo ritorno in pista è una cosa che ha fatto piacere a me, e a tutti musicisti coinvolti, e ha messo in moto delle buonissime energie. Il disco è davvero molto bello» — Don Antonio, alter ego del musicista Antonio Gramentieri, chitarrista, produttore e arrangiatore dell’album, è tra i fondatori e responsabili dello studio di registrazione Crinale Lab, dove il disco è stato realizzato.
Il disco è stato preceduto dal video del singolo Just A Matter Of Time.
PRESENTAZIONE DISCO
Un disco che ha preso forma in un posto magico e meraviglioso sulle colline romagnole, tra Modigliana e Brisighella. Un posto che si chiama IL CRINALE.
12 canzoni affidate ad un grande produttore e chitarrista, Don Antonio Gramentieri, che vanta nel suo curriculum collaborazioni e produzioni con David Hidalgo, Jim Keltner, Evan Lurie, Marc Ribot, John Convertino, Giant Sand, Steve Shelley, Richard Buckner, Dan Stuart, Alejandro Escovedo, Hugo Race, Terry Lee Hale, Bill Elm, Friends of Dean Martinez, nonché autore di colonne sonore (ultima in ordine di tempo quella di Wanna, la docuserie di Netflix su Wanna Marchi).
Il disco vede la partecipazione oltre che di Don Antonio Gramentieri, di Nicola Peruch, pianista e tastierista storico da più di 10 anni di Zucchero e che ha suonato e collaborato con Santana, Patty Smith, Dionne Warwick, Claudio Baglioni, Renato Zero, Ligabue, Biagio Antonacci, Ben Harper, Jovanotti, Poul Anka, Tiziano Ferro, Irene Grandi, Elisa, Giorgia, Temptations, Sister Sledge, Jamie Cullum, Laura Pausini, Eros Ramazzotti. Alla batteria e percussioni Piero Perelli, ora in tour con Vinicio Capossela, che ha collaborato con Glen Hansard, Eddie Vedder, Cat Power, Emma Morton and the Graces, Dana Fuchs, Luke Winslow King.
Straordinario cameo di un grande cantautore americano, Alejandro Escovedo, che presta la sua voce in un brano dell’album: Dreamer.
Il disco è stato masterizzato allo Yes Master Studio di Nashville (Tennessee), dall’ingegnere del suono Alex McCollough, ed è stato missato da Ivano Giovedì e Don Antonio Gramentieri al Wave Roof Studio di Castel Bolognese (RA).
NOTE DI SERGIO MARAZZI
“Un disco che arriva a distanza di 12 anni dall’ultimo. Che a sua volta arrivava a 12 anni dal primo. Tre dischi. Tre uomini diversi. Tre storie e tre mondi differenti. Fuori e dentro. Tre universi quasi irriconoscibili tra loro, per quanta vita mi ha attraversato e ho attraversato.
Questa nuova raccolta di canzoni esce sotto lo pseudonimo di LIGHT AND SCARS (Luce e Cicatrici), perché è quello che sento di essere in questo momento della mia vita. Perché solo attraverso quelli che una volta erano squarci profondi dell’anima, che ora sono segni che raccontano la mappa del percorso di un’esistenza, poteva penetrare la luce. Che è sempre guaritrice, LITOW non è una parola inglese ma è un acronimo che sta per Love Is The Only Way. L’amore è l’unica via, l’unica strada. Credo convintamente che l’amore, in tutte le sue sfumature e le sue gradazioni, soprattutto in quelle più semplici e umili, sia l’unica possibilità che abbiamo per cercare di guarire questi tempi imbizzarriti e per uscirne insieme con una nuova luce negli occhi e un nuovo sguardo sull’orizzonte. E soprattutto ricomporre quelle connessioni perdute tra le persone, Abbiamo un bisogno disperato di tornare a condividere le nostre vite che questi tempi hanno separato in maniera così drammatica.
Inevitabilmente, gli ultimi tre anni sono precipitati pesantemente dentro questi brani. Tre anni che hanno segnato un passaggio epocale e che hanno dolorosamente aperto un solco. Profondo. Un vero crepaccio. Una frattura che, credo, difficilmente si potrà ricomporre. Il video di Just a matter of time stabilisce senza esitazione da quale parte del crepaccio l’anima di queste canzoni trova il suo respiro e la sua casa. E il mondo in cui vuole vivere” Light and Scars.
NOTE BIOGRAFICHE
Sergio Marazzi, emiliano-romagnolo di adozione da più di 10 anni, vive a Modigliana (FC), sulle splendide colline faentine.
1989 – Sergio Marazzi fonda la band The BlueBonnets;
1995 - The Bluebonnets partecipano al primo tributo italiano dedicato a Bruce Springsteen, “For You: a tribute to Bruce Springsteen”, prodotto da Ermanno Labianca e pubblicato dalla SONY Music. Disco che vede la presenza di Luca Barbarossa, Rossana Casale, Io vorrei la pelle nera, Marco Conidi, Alexi Lalas ed altri. Per questo tributo la band propone una versione full band di un brano acustico contenuto in “Greetings from Asbury Park, NJ” (primo album di Springsteen): The angel.
1996 – Alexi Lalas, primo calciatore americano a giocare nel campionato italiano di serie A ed ex capitano della Nazionale degli Stati Uniti, realizza il suo album “italiano” per la WEA intitolato “Far from close”. Lui ed il produttore dell’album, Ermanno Labianca, scelgono The BlueBonnets come band per il tour promozionale televisivo (RAI, Mediaset, Videomusic, Tele+, etc.) e per i concerti dal vivo.
1999 – Esce l’album de The BlueBonnets, intitolato “No man’s land”, per la Many Records, distribuito dalla Venus. Il disco riceve recensioni molto positive e viene seguito da un tour italiano.
“Questo disco rappresenta un nuovo punto di partenza per il rock in Italia”
(Marco Denti – Il Buscadero)
2011 –Viene pubblicato “This man”, come Sergio Marazzi
“Un disco da ascoltare e riascoltare. Senza sosta. Bellissimo!”
(Andrea Scanzi - La Stampa)
2011 – Esce “For You 2: a tribute to Bruce Springsteen”. Sergio Marazzi presenta un brano, insieme con gli OIL, tratto da The Rising: Nothing Man.
Centinaia di concerti in Italia, Europa e Stati Uniti.
Ha diviso il palco con Willie Nile, Elliott Murphy, Joe D’Urso, Jono Manson, Tom Ovans.
LO STUDIO DOVE E’ STATO REGISTRATO IL DISCO
Crinale Lab è uno studio di registrazione e laboratorio musicale nato in una location unica, un antico casolare ristrutturato situato sulle colline fra Brisighella (RA) e Modigliana (FC). Crinale Lab nasce da un'idea di Big Ben APS, organizzatore del festival Strade Blu, con all'attivo oltre 500 concerti, in Romagna e in giro per il mondo. Il progetto è sviluppato in collaborazione con lo studio di registrazione L'Amor Mio Non Muore di Carpena (Forlì), con la Lombardi Amplificazioni di Castrocaro (FC), con Borgo Fregnano e Casolari del Borgo e con il team media di Gagarin – Orbite Culturali. Crinale gode poi del supporto dell'Emilia Romagna Music Commission, nell'ambito delle iniziative sostenute dalla Legge sulla Musica. Crinale Lab è uno spazio unico nel suo genere, con studio di registrazione annesso, che ospita produzioni originali da tutta Italia e non solo: «Un luogo sospeso nel tempo e nello spazio, nato per riportare le persone e gli artisti dentro al gesto di creare musica insieme. Un progetto sviluppatosi sulla scia del festival musicale Strade Blu e di un nucleo di musicisti e artisti di esperienza internazionale, con il sostegno dell’Emilia Romagna Music Commission», spiega Andrea Bernabei, coordinatore del centro. Crinale Lab nasce con un occhio di riguardo alla musica, ma è uno spazio a disposizione anche di gruppi teatrali, compagnie di danza, registi e fotografi, o per iniziative culturali e naturalistiche. Il centro collabora infine con alcuni dei più prestigiosi studi di mixing e di mastering in Italia e all’estero.