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Piglio, la chiesa di San Rocco-Madonna della Valle oggetto di studio per studentesse romane

Ben quattro studentesse della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza, le quali “armate” di macchina fotografica, di stadia, di rolina metrica, di metro, di filo, di livella, di scala, di mazzetta ed altro, stanno, in questi...

Ben quattro studentesse della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza, le quali “armate” di macchina fotografica, di stadia, di rolina metrica, di metro, di filo, di livella, di scala, di mazzetta ed altro, stanno, in questi giorni, a eseguire un rilievo geometrico esterno ed in seguito anche quello interno della chiesa, dopo la bonifica che dovrà essere fatta da una ditta specializzata incaricata dal Comune di Piglio per eliminare gli escrementi lasciati dai volatili nel mese di Febbraio.

Le studentesse si sono rivolte a Giorgio Alessandro Pacetti, nella sua duplice veste di scopritore degli affreschi e storico locale, per avere tutto il materiale d’archivio che, insieme al rilievo e alle foto, dovrà essere consegnato entro il mese di Luglio 2015 alla Docente Lia Barelli.

Non è la prima volta che la chiesa di San Rocco-Madonna della Valle e gli affrreschi ivi in-custoditi sono oggetto di tesi di laurea e come al solito, a valorizzare le opere e i personaggi pigliesi sono sempre loro… i “forestieri”. Così è stato per il convento e la chiesa di San Lorenzo nel 1985-86 che furono oggetto di laurea da parte degli studenti universitari della facoltà di Architettura di Roma e anche per l'umanista del '400 Benedetto de Pilei, che fu oggetto di una tesi di laurea da parte di una studentessa di Alatri nel 1964.

Trentuno anni fa, (correva l’anno 1984), fu scoperto all'interno della chiesa di San Rocco-Madonna della Valle un affresco, raffigurante una Madonna con Bambino seduta in trono circondata da San Giovanni Evangelista, da San Leonardo da Sant’Antonio Abate e tra questi il francescano il Beato Andrea Conti. L'opera fu subito catalogata come sicuramente proveniente dalla scuola giottesca napoletana firmata da un così detto "homo quidam" ("uomo qualunque"). Data l'importanza del ritrovamento la competente Soprintendenza del Lazio si è subito attivata per il recupero dell'intero edificio e per la conservazione dell'affresco. I lavori furono iniziati nel 1987, ma dopo due anni sono stati sospesi perchè tra la Soprintendenza e la Civica Amministrazione nacquero delle controversie per la canalizzazione del fosso adiacente al sacro edificio.

Poi nel 2002 fu riportata alla luce un affresco su parete di scuola Raffaello raffigurante la Madonna della Valle in trono e San Giovannino che porge la Croce al Bambino.

Dopo 51 anni la storia si ripete!

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Giorgio Alessandro Pacetti

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