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Cultura

Artena, 100%Danza, in un video tutta la voglia di ricominciare

Pubblicato poco prima di Natale, il video dei ragazzi di 100%danza ha raggiunto le 4mila visualizzazioni

Santa Croce, le vie del Centro storico, piazza della Vittoria. Un palcoscenico naturale, l’unico che per adesso i ballerini di 100% danza hanno potuto calcare. Un video che è una storia d’amore, la storia della passione di 27 ragazzi e della loro insegnante, Carlotta Bilato, che proprio non ci stanno ad arrendersi. Lo scorso 24 dicembre sulla pagina Facebook della scuola di danza di Artena è stato pubblicato un video, frutto del lavoro di questi mesi di lockdown. Perché per palestre e scuole di danza private si è trattato di un vero e proprio lockdown, il marchio degli untori applicato addosso nonostante le spese ingenti affrontate per rispettare le norme imposte dal comitato tecnico scientifico.

«Durante le videolezioni ho montato i pezzi che avete visto, quelli in cui ballano tutti in gruppo. Sono riuscita a far andare a tempo tutti quanti anche in videolezione. Gli altri pezzi sono di coreografie che hanno vinto le competizioni a Bucarest e l’anno scorso a Roma», ha dichiarato Carlotta Bilato, direttore artistico di 100% Danza. «Ho “usato” i fedelissimi, quelli che ora nel secondo lockdown sono la mia salvezza, perché non mollano e non mi fanno mollare. Non mi posso permettere di abbandonarli, non posso permettere che il loro sogno venga infranto». Il video ha raggiunto in pochi giorni circa 8mila persone e un totale di 4mila visualizzazioni. È stato girato a fine novembre e racconta tutta la rabbia, la passione e la speranza di chi nella danza ha riposto energie, fatiche e finanze. La scelta del Centro storico come location non è casuale: non solo l’aria aperta è l’unico luogo in cui ancora è consentito fare attività fisica, ma il 2020 è stato un anno drammatico anche per Artena. L’assassinio di Willy Monteiro Duarte ha lasciato un segno indelebile nelle coscienze degli artenesi tutti: la “comunità” che si è creata nelle sale di 100%danza dimostra invece che un’altra realtà è possibile, anche ad Artena. "Un plié o un jeté non hanno mai ucciso nessuno", dove ci sono le regole raramente c’è spazio per la violenza.

Resta l’amarezza, ora, di essere l’unica attività artenese a restare ermeticamente chiusa. Mentre i ristoranti, per fortuna, possono far fronte alle spese avvalendosi del servizio a domicilio, palestre e scuole di danza non hanno null’altro a cui aggrapparsi se non le lezioni online. «Io non mi sono data per vinta. Non nego e non mi vergogno a dire che ho dovuto ipotecare il mio nome e la mia persona per poter andare avanti», ha detto Carlotta Bilato, con la voce rotta dall’emozione. «Devo ringraziare tutti i ragazzi che hanno continuato a pagare il mensile. Non voglio pensare che sia giusto che la danza riparta domani, devono riaprire prima le scuole. Ma mi aspetto che qualcuno ci dia delle spiegazioni. Continuerò a fare lezione online, anche se è difficile. Non è facile soprattutto per i bambini piccoli, anche se ho bambine di quattro anni che non hanno mai mollato. Viva la passione!».

La speranza è che dal 15 gennaio anche queste categorie possano ricominciare a lavorare, che si possa ricominciare a dare un futuro a tutti quei giovani per cui la danza non è solo un passatempo, ma la promessa di un lavoro futuro. Dopo 85 giorni di chiusura sono in forse anche le audizioni, due anni persi per chi ha studiato anni per arrivare a questo punto.

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