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Cultura

Da Sora e Cassino condividendo la preghiera e il pranzo con Papa Francesco

Grazie alla Caritas Diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo è stato possibile partecipare alla giornata mondiale dei poveri

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FrosinoneToday

Un'esperienza unica, indimenticabile: in preghiera ed a pranzo con Papa Francesco. Grazie alla Caritas Diocesana di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, questo è stato possibile domenica 19 novembre, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri. Ecco la cronaca emozionante e ricca di contenuti che suor Antonella Piccirilli ci consegna, anche per riflettere e condividere.

Il racconto emozionate di suor Antonella Piccirilli


"L’incontro con papa Francesco, in questa prima Giornata mondiale dei Poveri, che egli ha fortemente voluto, è stato caratterizzato dall’accoglienza festosa e raffinata agli ospiti del Papa, accolti in san Pietro per la Messa, e di seguito in aula Paolo VI, per il pranzo. Più di cento le persone provenienti da tutto il nostro territorio diocesano di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, che hanno vissuto un incontro straordinario, di quelli che segnano per la vita intera: occhi negli occhi del Papa, per ricevere da lui una pace e una serenità che poche persone al mondo hanno. Il 19 novembre rimarrà nella mente come una giornata da mettere tra le più belle ed emozionanti della vita per chi come L., ospite da tempo del dormitorio Caritas di Sora, con grande umiltà e commozione, ha accettato di accomodarsi al tavolo del Papa. Era così emozionata, che ha avuto gli occhi lucidi per tutto il giorno. O come C. e C., dalla Casa circondariale di Cassino, che hanno avuto il permesso di partecipare a questo evento speciale, accompagnati dal loro cappellano, don Lorenzo Vallone. Ognuno è partito con un pensiero e una parola da dire al Papa in questa straordinaria occasione di poter condividere la preghiera e la mensa con lui. Una di noi c’è riuscita: la piccola C., che era seduta ad un tavolo vicino al Papa e, non si sa bene come, è riuscita a scambiare qualche parola con lui: “… ci sono andata e abbiamo parlato di papà [morto da diversi anni], che era del suo Paese. E il Papa, quando gli ho detto che era del suo Paese, gli sono uscite le lacrime. Poi, quando ho detto qualche parola in spagnolo, si è proprio messo a piangere”. La famiglia di M.D., con tanti figli allegrissimi, dai tre ai quindici anni, è stata felicissima di avere un tavolo riservato solo per loro, con il papa a cinque metri; mentre la coppia di S. e M. si è lasciata fotografare con la sala apparecchiata a puntino, i cioccolatini come segnaposto, i bicchieri a calice e la tovaglia bianca. Il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, guidato da mons. Rino Fisichella, ha organizzato tutto in modo perfetto. A mons. Fisichella e ai suoi collaboratori va il grazie sentito e sincero di tutti, per aver reso possibile un sogno, fatto di amore condiviso e di gioia, per una dignità ritrovata. Le parole poveri e povertà in questo giorno hanno avuto il senso della vicinanza voluta da Cristo stesso: per questo gli assistiti e i volontari hanno potuto essere, almeno per un giorno, semplicemente gli ospiti di papa Francesco".

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