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Cultura Cassino

Cassino, continua il successo del "salotto all'aperto" di Contrada 1916

Il direttore artistico Di Traglia “Stiamo cercando di riempire di musica la città, rispettando gli artisti -e rinunciando a parte dei guadagni- il cui lavoro si è fermato come per molti in Italia durante il lockdown”

Un altro caldo fine settimana d’agosto è passato e 1916 si propone di diventare un vero e proprio “salotto all’aperto” nel centro di Cassino.

L'idea dell'isola pedonale sposata in un lampo da creazioni Natale, Bar Italia, Prosivendola, Alema Caffè e Bar Reale, site in corso della Repubblica 100, continua a riscuotere successo e ad attirare pubblico, il tutto con grande attenzione alle normative vigenti anti-Covid. Nel weekend appena passato, sabato sera i protagonisti musicali sono stati El Seco Quintet, al secolo Emilio Silva Bedmar, Enzo Grimaldi, Michele Visconte, Romolo Feola e Marco Forgetta, che hanno proposto agli ospiti di Contrada 1916 sonorità latine attraverso brani della cultura jazzistica americana ma rivisitati in chiave latina! Un jazz macchiato “latinoamericano” che ha entusiasmato anche i palati fini della musica e non solo della musica… Tra sax, tastiera, basso elettrico, batteria e percussioni c’è stato veramente da divertirsi! Con Emilio Silva è come se si fosse voluto ristabilire un feeling con il passato, essendo già stato ospite ormai 5 anni fa in una delle ultime storiche serate della stagione jazz del bar Italia. Con questa serata, Roberto Reale del Bar Italia ha avuto l’intuizione, accolta da Andrea Di Traglia e dai componenti di Contrada 1916, di riprendere un discorso “interrotto” con il suo passato.

Un passato già messo in evidenza con la brillantissima idea della Marching Band, che ha riscosso grandissimo successo di pubblico e apprezzamento da parte della critica. Lo “street lounge” 1916 si conferma invece uno spazio nuovo dove vivere il centro città in totale relax, che sia la domenica mattina o la sera, anche per una cena leggera. Un salotto all’aperto, potendo ancora approfittare del bel tempo, che consente ai cittadini di riappropriarsi della città e di viverla senza la frenesia della settimana lavorativa. “Stiamo cercando di riempire di musica la città, rispettando gli artisti (e rinunciando a parte dei guadagni), il cui lavoro si è fermato come per molti in Italia durante il periodo del lockdown”, afferma Andrea Di Traglia, direttore artistico. “1916 è uno spazio aperto a 360 gradi: invito infatti artisti di ogni genere e ogni dove a contattarmi scrivendomi a contrada1916@gmail.com per proporsi e proporre le proprie idee e performance. Per il futuro, ci sarà ovviamente anche spazio per Marco, Alessandro e Andrea per continuare con il brainstorming e tirare fuori idee e iniziative, mentre con Michela inizieremo già a programmare un futuro più a lungo termine. Insomma, Contrada 1916 non vuole essere un “effetto meteora” ma costruire un nuovo modo di vivere gli spazi della città”.

Non resta che aspettare cosa avrà in serbo la direzione artistica di Andrea Di Traglia per il prossimo fine settimana e sicuramente ci sarà da stupirsi.

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