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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Da Venezia a Roma: esce in sala Frantz di François Ozon

Al termine della Prima guerra mondiale, in una cittadina tedesca, Anna si reca tutti i giorni a piangere sulla tomba del suo fidanzato Frantz, morto in una battaglia contro i francesi. Un giorno incontra Adrien, un giovane francese che dice di...

Al termine della Prima guerra mondiale, in una cittadina tedesca, Anna si reca tutti i giorni a piangere sulla tomba del suo fidanzato Frantz, morto in una battaglia contro i francesi. Un giorno incontra Adrien, un giovane francese che dice di essere amico di Frantz da molto tempo. La presenza del giovane nella cittadina dà scandalo, ma Anna e la famiglia di Frantz lo accolgono come portatore di ricordi del figlio perduto.

Presentato in concorso all'ultimo Festival di Venezia, l'ultimo film di François Ozon, prolifico regista francese, ha in sé i temi che hanno caratterizzato i film selezionati per il concorso: la perdita di un parente prossimo, i figli, la menzongna. In più, Frantz si allinea perfettamente sul polo opposto di The light between oceans di Derek Cianfrance con Michael Fassbender e Alicia Vikander, dove il motore della storia era, anche in quel caso, la morte di un tedesco tornato reduce dalla Prima guerra mondiale.

Oltre a questo aspetto, i due film hanno in comune il disprezzo che le rispettive popolazioni provano reciprocamente e l'elemento melodrammatico, anche se in Frantz è meno accentuato.

Nella piccola cittadina tedesca Adrien è infatti disprezzato a priori per la sua provenienza, e la sua amicizia con la famiglia di Frantz porterà a delle discussione con la comunità.

Girato prevalentemente in bianco e nero, con il colore che appare nei momenti in cui anche la vita torna ad essere leggera per Anna, in lutto da dopo la guerra, questo film è un melodramma degli equivoci, ispirato ad una pièce teatrale che negli anni '30 era già stata portata sugli schermi da Ernest Lubitsch con il titolo di Broken lullaby.

Si tratta anche di un racconto di elaborazione del lutto, che avviene sia per i genitori di Frantz, che vedono il figlio rivivere attraverso i racconti dell'amico francese, e di Anna, a cui Adrien rivelerà che esiste un mondo aldilà delle mura di casa, e la spingerà a scoprirlo.

Infine è anche un racconto di storie, in cui i due ragazzi creano dei mondi paralleli a volte del tutto inventati che per loro diventano verità.

Il film è girato in lingua tedesca con alcune parti in francese, il regista ha sottolineato che voleva in questo modo immedesimarsi il più possibile nell'animo della popolazione che da quella guerra era uscita perdente.

La protagonista Paula Beer, ha vinto il premio Marcello Mastroianni come miglior attrice esordiente per questa interpretazione.

Il film esce in sala il prossimo 22 settembre.

Alice Vivona

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