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Dieciminuti Film Festival

Visti da vicino, tra i vincitori del festival internazionale anche due giovani ciociari

Francesco Bortone e Andrea Rampini sono i giovanissimi premiati della diciottesima Dieciminuti Film Festival

All’interno del Dieciminuti Film Festival, è tornata la categoria dei Visti da vicino. L’obiettivo principale dell’associazione IndieGesta - promotrice del Festival - è sempre stato quello di arricchire il territorio limitrofo, la Ciociaria, con una sezione dedicata appositamente ai corti provenienti dalla provincia di Frosinone. Oggi, dopo una pausa di sei anni il DFF è tornato a volgere lo sguardo alla produzione cinematografica locale che, dal DFF12, aveva visto il settore affievolirsi. 

I protagonisti di questa diciottesima edizione sono stati due giovanissimi: Andrea Rampini e Francesco Bortone. 

Bolle di Andrea Rampini 

Davanti ad uno spiacevole ed estenuante litigio tra i genitori, Leonardo, un bambino di 9 anni, incappa per la prima volta nel vortice della paura. Ma il dramma a volte si può trasformare in quella spinta dolorosa e necessaria per poter affrontare una situazione che sembra insuperabile. 

Come nasce il corto? In realtà è una derivazione del periodo pandemico, non è un caso infatti che anche nel panorama cinematografico italiano e internazionale vi sia stata molta autobiografia, subito dopo il lockdown. Poi è stato anche un periodo di introspezione per me, e quando si pensa a questo viene immediato rivolgersi al periodo infantile, felice e spensierato. Però ecco di questo periodo ci tenevo a cogliere non propriamente l’aspetto felice e beato, quanto anche i momenti di difficoltà che poi divengono a loro volta momenti di crescita. 

Pensi sia difficile emergere nel contesto del cinema in un contesto come la Ciociaria? Molto. Sicuramente c'è molta limitazione culturale. Il cinema viene visto come qualcosa di serie B e che non da prospettive di carriera, lavorative. Anche la forza lavoro è scarsa in questo ambiente. E' sicuramente però un contesto che da molta ispirazone. Detto da uno che è andato a Milano per studiare cinema, sento molto nostalgia di questo territorio. 

Essere idea di Francesco Bortone 

Un uomo che vaga nella natura in solitudine incontra la materializzazione di una sua idea. Se ne innamora fino a quasi venerarla, ma quando capisce di essere incompatibile con lei, decide di cancellarla nel modo più crudele. Girato completamente alla "maniera" dei fratelli Lumière, per Francesco questo è "un punto di partenza. Si comincia dal cinema muto, dal bianco e nero e poi si va avanti". 

I due protagonisti sono stati premiati ex aequo da Lorenzo Caravello rappresentate FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub). Quest'ultima è una delle nove Associazioni di Cultura Cinematografica riconosciute dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali e da un anno collabora a stretto contatto con il Dieciminuti Film Festival. 

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