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Cultura

Domenica 21 porte aperte nelle dimore storiche del Lazio anche in Ciociaria

Un’opportunità unica per conoscere questa parte straordinaria del patrimonio del Lazio. Un sito web dedicato per selezionare i luoghi e prenotare le visite

La grandissima bellezza del Lazio diventa patrimonio di tutti i cittadini. Un’occasione unica, anche per fare curiose scoperte di personaggi ed eventi di cui abbiamo sentito parlare senza però aver mai potuto visitare i luoghi dove quei fatti si sono realmentesvolti.

Per chi vuol conoscere tante meraviglie poco note della nostra regione, l’appuntamento è per domenica 21 ottobre con la prima “Giornata delle dimore storiche del Lazio”. Tra i luoghi visitabili gratuitamente ci sono 72 dimore storiche tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e ville, parchi e casali, alcuni aperti per la prima volta al pubblico.

Orari e modalità di visita sono differenti per ciascun sito. La prenotazione della visita è obbligatoria per tutti, basta andare sul sito www.dimorestorichelazio.it e compilarel’appositoform di prenotazione. Non tutte le dimore della Rete aderiscono all’apertura straordinaria del 21 ottobre ma potrebbero essere visitabili in altre date.

La giornata sarà il primo evento ideato dalla Regione Lazio, con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione dell’Istituto Regionale Ville Tuscolane, dell’Associazione Dimore Storiche Italiane e dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia, per promuovere la “Rete delle dimore storiche” che, al momento, raccoglie oltre cento siti tra pubblici e privati, selezionati attraverso un avviso pubblico. L’iniziativa è un’azione diretta della Legge regionale n. 8 del 2016 e fa parte del più ampio e articolato insieme di misure che la Regione sta mettendo in campo per la valorizzazione dei beni culturali come, ad esempio, quella targata POR FESR Lazio 2014-2020 per la valorizzazione, anche economica, del patrimonio storico e turistico del Lazio.

Tanti i luoghi visitabili nella giornata di inaugurazione e, in particolare, nella provincia di Frosinone sarà possibile visitare la Casa madre della congregazione delle suore cistercensi della carità che è stata la casa-fortezza dei papi di Anagni, costruita seguendo la partizione della Domus Aurea e ancora oggi splendidamente affrescata e sede di fatti storici memorabili tra cui l’incontro di pace tra Gregorio IX e Federico II di Svevia e l’oltraggio dello schiaffo a Bonifacio VIII; la Casa Museo Ada e Giuseppe Marchetti di Fumone le cui origini risalgono all’XI secolo, usata come prigione per personaggi illustri per oltre 500 anni (secondo alcune fonti qui Bonifacio VIII fece segregare Celestino V, il primo papa della storia a rinunciare al Soglio pontificio), poi divenuta dimora principesca e oggi dedicata all’archeologo e senatore del regno Giuseppe Marchetti e, ancora, la Badia S. Maria di Anagni; la Rocca Janula di Cassino (in foto); il Castello Succorte di Fontana Liri; la Villa Nota Pisani di Isola Liri; la Casa Lawrence di Picinisco e il Convento San Francesco di Roccasecca.

Sarà apertoinoltre per la prima volta al pubblico il settecentesco Palazzo Visocchi di Atina,ricco di decorazioni e arredi neoclassici tra cui un raro esemplare di carta da parati prodotta a inizio Ottocento con il sistema della macchina continua dalle Cartiere Lefevre di Isola del Liri.

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