rotate-mobile
Cultura

Esce in sala "Vizio di forma" di Paul Thomas Anderson, recensione

L’ex compagna del detective Doc Sportello si rifà viva all’improvviso con una storia sul suo attuale fidanzato miliardario, del quale, si da il caso, sia innamorata. Le trame della sua ex moglie e del suo ragazzo per rapire il miliardario, portano...

L’ex compagna del detective Doc Sportello si rifà viva all’improvviso con una storia sul suo attuale fidanzato miliardario, del quale, si da il caso, sia innamorata. Le trame della sua ex moglie e del suo ragazzo per rapire il miliardario, portano il detective sull’orlo della pazzia.

“Vizio di Forma”, adattamento del settimo romanzo di Thomas Pynchon, è il settimo film scritto e diretto da Paul Thomas Anderson - ed il primo vero adattamento della leggendaria inventiva e dei lavori culturalmente caleidoscopici di Pynchon.

Si tratta di un noir surf, in cui la storia è avvolta nella foschia fumosa e nella luminescenza al neon della controcultura americana, per mezzo di una rotazione psichedelica del classico racconto poliziesco.

A prima vista, questo nuovo film è anni luce dalla rigidità della precedente opera del regista americano Paul Thomas Anderson, The Master, in cui era sempre protagonista Joaquin Phoenix nei panni di un personaggio borderline con la follia, che veniva salvato e adottato dal “maestro” del titolo, interpretato da Philip Seymour Hoffman.

La libertà di ripresa, i colori forti e il ritmo intenso di Vizio di forma, sono però solo un'altra espressione della grande capacità registica di questo autore americano.

Del rigore, e dei colori smorti dei quel film, in effetti, qui non ce n'è traccia. Ma in realtà è solo una conferma della cura maniacale nella creazione dell'immagine. La fotografia si accorda con l'ambientazione cronologica del film: la fine degli anni '60, la psichedelia, la droga, elementi che inevitabilmente portano a colori carichi, vivaci e contrastanti.

Joaquin Phoenix, Doc Sportello, è un detective dedito alle droghe leggere che svolge il suo lavoro in un misto di inerzia, devozione e per il contrasto continuo con la sua controparte rigida e grigia nella polizia di Los Angeles, il tenente Christian Bigfoot Bjornsen, che sfoga su Doc le sue frustrazioni di marito sottomesso.

Il caleidoscopio di personaggi che circondano Doc porta lontano dall'indagine, per soffermarsi invece sul racconto del cambiamento che stava per avvenire in California e negli Stati Uniti tutti: la guerra in Vietnam e l'impossibilità che la cultura hippy avesse la meglio su quella consumistica, come testimonia la relazione che la ex di Doc instaura con l'immobiliarista Mickey Wolfmann.

Il film esce in sala il prossimo 26 Febbraio, con un'anteprima a Roma per la serie Sala bio presso il Cinema Adriano Martedì 24 Febbraio.

Alice Vivona

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esce in sala "Vizio di forma" di Paul Thomas Anderson, recensione

FrosinoneToday è in caricamento