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Fiuggi, la storia dell'accademie Vitti da Atina a Parigi

Sabato 29 agosto (ore 21,30) nell’ambito della rassegna “Libri al Borgo” al Giardino dell’Excelsior e sotto l’egida del Festival Internazionale FiuggiPlateaEuropa, Pino Pelloni presenta al pubblico il libro di Cesare Erario ed Eugenio M. Beranger...

Sabato 29 agosto (ore 21,30) nell’ambito della rassegna “Libri al Borgo” al Giardino dell’Excelsior e sotto l’egida del Festival Internazionale FiuggiPlateaEuropa, Pino Pelloni presenta al pubblico il libro di Cesare Erario ed Eugenio M. Beranger “Académie Vitti, 49 Boulevard Montparnasse, Paris. La storia e i protagonisti (1889-1914).

Un libro che racconta la vita di Cesare e delle tre sorelle Caira, ex modelli ciociari partiti nel XIX secolo alla volta di Parigi e rientrati in Italia dopo lo scoppio della Grande Guerra. Un’avvincente storia d’amori, d’arte, di pittori e di modelli, di nudi e tavolozze. Una storia sullo sfondo d’un temps perdu, degna d’un film (con dentro anche un pizzico di Paul Gauguin, e che sta dietro alla nascita, nel 2013, di un’interessante e curiosa Casa-Museo in quel di Atina, paese di cinquemila anime in provincia di Frosinone: il Museo Académie Vitti, dedicato alla vicenda umana e professionale degli artisti e modelli Cesare Vitti e delle tre sorelle Caira: Maria (moglie di Cesare), Giacinta e Anna, i quattro fondatori nella Ville Lumière dell’omonima Scuola-Atelier d’arte che ebbe sede a Singolare, l’Académie Vitti, anche perché nata come scuola per sole donne (dal 1900 aprirà i battenti anche ai maschi), alle quali era qui permesso esercitarsi anche con modelli integralmente nudi. E fu forse anche per questo che la scuola, nei suoi 25 anni d’attività, divenne meta prediletta di aspiranti pittrici e scultrici del Nordamerica, signorine di più aperte vedute e di cultura per lo più protestante. A questo proposito è legato uno dei tanti aneddoti sulla storia dell’atelier: la famiglia Caira-Vitti affittava nei finesettimana il sottotetto di Montparnasse al pastore protestante per le sue prediche; costui era il padre di Sylvia Beach, futura fondatrice della storica libreria Shakespeare and Company, prima editrice dell’Ulisse di Joyce nonché figura-chiave nella Parigi-mito dei folli anni Venti. E fu qui che Sylvia giovane si trovò a posare come modella per Cesare Vitti, scultore oltre che modello lui stesso.

Altra caratteristica della Scuola l’aver avuto tra i suoi maestri, a più riprese, artisti del calibro di Paul Gauguin — che in una lettera del 1894 pubblicata nel volume si firma, appunto, artiste peintre et professeur de l’Académie Vitti — o di Jacques-Émile Blanche, celebre ritrattista di Proust.

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