Frosinone, mostra "Profumi di Donne" di Ettore Gualdini
Il 1 dicembre ci sarà l'inaugurazione ufficiale della Mostra "Profumo di donna" di Ettore Gualdini che si terrà presso la Villa Comunale di Frosinone dal 1 al 20 dicembre. La mostra è curata da Eva Gualdini.
INAUGURAZIONE 1 DICEMBRE 2017 ore 17:00
VILLA COMUNALE - FROSINONE
DAL 1 AL 20 DICEMBRE
orari apertura:
10-13 / 15:30-19:30
"Profuma di fresco, sempre, la pittura di Ettore Gualdini. E la si direbbe en plein air, epperò in una giornata di sole fatta tersa dal vento, anche quando la scena è d’interni (solitamente non manca, di sfondo, l’affaccio da una finestra aperta sul paesaggio; e non mancano, caricandosi di simboli e simbolicamente toccando l’olfatto, fiori e frutti della terra) e anche quando, più di rado, la figura sopporta la tensione di una forma prossima a scomporsi e di un colore in procinto di scurirsi e di agglutinarsi. D’altronde, sia nella sequenza dei colli, che vedi adagiati come riposando e ti ricordano Cézanne, sia nelle marine, nelle quali le volumetrie dei corpi e l’architettura delle scene come in sospensione rivanno al novecentismo e al realismo magico e ripristinano il fascino del circo e dei suoi personaggi, cari a tutta la cultura di primo Novecento, volta con straordinaria sensibilità – dal postimpressionismo ai fauves al cubismo orfico – verso gli stati d’infanzia della civiltà umana e dell’arte: ovunque, nello spazio della rappresentazione, Ettore Guadini porta il piacere goloso del colore pieno e intenso, la gioia naturale e bambina del dipingere, lo stupore di chi apre e osserva una scatola delle meraviglie. E tutto ciò profuma di fresco.
In tutto ciò la donna ha la parte di protagonista: è, per dir meglio, il genius loci. Nuda, perché la sua presenza possa vibrare all’unisono con la musica di scena, le sue linee curve hanno la stessa morbidezza dei pianori e dei pendii che confinano con il cielo, il suo incarnato ha l’assolutezza cromatica della sabbia sposata dal mare, il suo sguardo è sgranato tra l’innocenza e il rapimento di chi è proiettato altrove, tra la pudicizia e il sentore di essere tutt’uno con il mondo circostante, che si fa famiglia. E donna è accoglienza, è abbandono, è ritrovarsi fibra docile dell’universo, è esuberanza felice del corpo, è passione di vita, è segno di pace, è origine nuova. E donna è bellezza nei profumi dell’arte".
Marcello Carlino
"Le donne di Ettore Gualdini: zollette di zucchero multicolorate immerse in un mondo nel quale le curve dell’orizzonte vengono incontro dolcemente agli occhi dello spettatore. Tutto è rotondo, non esistono spigoli, la vita scorre beata, carica di sottile poesia, con le sue donne sognate, nude, sdraiate sulla sabbia finissima delle coste della ex Jugoslavia o delle marine nostrane, in piedi davanti allo specchio, in pose accattivanti che sollecitano la nostra fantasia. Una mostra a tema, come quella che la rassegna di Arte visiva ha dedicato negli anni scorsi a Gualdini per le opere realizzate a Brist, in Dalmazia, luogo preferito per la villeggiatura. I suoi sono dipinti pieni di un musicale lirismo, di colori brillanti, sguardi perduti in cieli azzurri, sfondi su paesaggi impressionisti che ci fanno sentire il respiro della natura, dominati dalla luce tenue e pacata che Gualdini, come un prestigiatore, fa vibrare sui corpi delle fanciulle bellissime, spesso accompagnate da maschere e clown, a significare che tutto è un gioco e quello che resta è l’origine della vita".
Alfio Borghese