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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Frosinone, Premio Octale Un progetto dell’Accademia di Belle Arti

Domani 18 marzo 2017 si inaugura, presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, la mostra dedicata alla prima edizione del Premio Octale, un premio unico nel suo genere in quanto destinato agli studenti delle Accademie di Belle Arti: è dunque...

Domani 18 marzo 2017 si inaugura, presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, la mostra dedicata alla prima edizione del Premio Octale, un premio unico nel suo genere in quanto destinato agli studenti delle Accademie di Belle Arti: è dunque l’iniziativa di un’Accademia rivolta alle Accademie, in una visione che porta la ricerca di ‘talenti’ dentro le aule, in quelle ‘officine’, in quei luoghi deputati all’insegnamento e alla diffusione dell’incisione ed in cui si sta definendo ciò che avverrà in futuro.

L’originalità, specifica nell’impostazione, si riflette anche nel tema scelto per il bando, in quanto viene ‘imposto’ non un contenuto ( o un tema di attualità) a cui dare forma, ma un formato specifico a cui tutti devono attenersi. Non troviamo quindi linee tematiche o motivazioni descrittive: l’unica condizione è il formato di centimetri quaranta per quaranta. All’interno di queste dimensioni, che ne delimitano il perimetro quadrangolare, ciascuno ha potuto declinare liberamente la propria tecnica e la propria poetica. Una dichiarazione che è dunque, anche un invito a ribaltare i termini, a tramutare il ‘limite’ in uno stimolo per provare le diverse forze espressive senza condizionamenti contenustici, ma lasciando ai singoli artisti la proposta di nuovi mondi immaginativi. Il Premio è però un premio di incisione: e questo è un dato fondamentale, ma, all’interno lascia possibili libertà tecniche - le opere dovevano essere realizzate “con una tecnica di incisione a scelta (tecniche xilografiche, calcografiche, litografiche, tonali e/o sperimentali ed è consentita anche la contaminazione o combinazione con fotopolimeri e fotoincisione)” – senza però scadere nel caleidoscopio di linguaggi del digitale che ne avrebbe compromesso l’identità e i confini. E le numerose adesioni hanno testimoniato la straordinaria vitalità del ‘mondo inciso’, nonché hanno portato alla luce possibili interpretazioni del concept 40x40. Hanno aderito i ragazzi delle Accademie di: Bologna, Catania, Catanzaro, Macerata, Napoli, Roma, Sassari, Venezia e ovviamente Frosinone.

Tra i criteri selettivi, distanti da pregiudizi su ‘modernismi’ o viceversa ‘passatismi’, ha prevalso la qualità - il premio è “destinato a giovani incisori di tutte le accedemie italiane per premiare l’eccellenza” – e le opere in mostra, pur nella diversità delle singole personalità dei giovani artisti, hanno dato forma ad un mondo di immagini articolato e variegato in cui è stato riconosciuta l’abilità tecnica così come la padronanza di muoversi e-mail: abafrosinonepress@libero.it www.accademiabellearti.fr.it Entro un linguaggio inciso. Tra le opere selezionate ed esposte in mostra verrà scelto, dalla Giuria formata da artisti, da esperti e conoscitori internazionali del mondo dell’incisione, due giovani artisti ‘vincitori’ che riceveranno in premio una somma (di € 700,00 e 300,00) che potranno investire liberamente nel loro lavoro, nel portare al meglio il loro percorso. E il Premio è solo il primo degli obiettivi posti per il futuro. “Il premio che debutta quest’anno” ci suggerisce il bando “costituisce un punto di partenza” o meglio una “premessa per un’idea che volgerà, a passi spediti, verso traguardo più cogenti”.

Con Optale l’Accademia Belle Arti di Frosinone, prosegue e rafforza, dunque, la propria vocazione di apertura verso il contesto artistico contemporaneo. E non solo: il tutto si svolge nel continuum di un’intensa attività didattica ed extradidattica, testimoniata sì da mostre, ma anche da iniziative interdisciplinari (come spettacoli teatrali, proiezioni video, concerti, e molto altro), dalla diffusione capillare di iniziative e concorsi sia pubblici che privati, e, tra i volti attuali, il dialogo con artisti e personalità del mondo culturale e della scena contemporanea (non solo artistica, ma cinematografica, politica o comunque di rilevanza internaziomale) attraverso i ‘Giovedì dell’Accademia’ un appuntamento unico nel suo genere che prosegue nelle sue edizioni a sorprendere e a rinnovarsi per qualità e contenuti. Il tutto nella cornice del MACA, il neo Museo di Arte Contemporanea dell’Accademia, costituito in seguito al restauro e ripristino della sede del Tiravanti, storico edificio restituito da pochi anni alla sua funzione didattica (era nata come struttura scolastica) proprio grazie alla destinazione come sede dell’Accademia di Belle Arti che le ha dato nuova vita non solo tramite il museo, ma anche tramite il teatro e i numerosi spazi dedicati alla vita accademica ‘interna’, ovvero didattica, ed ‘esterna’, ovvero impegnata nel dialogo, nella diffusione dei propri risultati e nel promuovere iniziative che rendano aperta e internazionale l’”officina” accademica.

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