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Il più bel secolo della mia vita, un successo teatrale dalla Cometa di Roma a Villa Sora a Frascati il 10 aprile

Con molto piacere invito gli appassionati di cultura e di teatro dei Castelli e della Provincia di Roma ad essere presenti il prossimo 10 aprile al Teatro Villa Sora di Frascati per una serata molto particolare, ovvero la rappresentazione dello...

Con molto piacere invito gli appassionati di cultura e di teatro dei Castelli e della Provincia di Roma ad essere presenti il prossimo 10 aprile al Teatro Villa Sora di Frascati per una serata molto particolare, ovvero la rappresentazione dello spettacolo intitolato Il più bel secolo della mia vita, che in questo periodo, dal 10 marzo scorso (e fino a domenica 29), sta raccogliendo un enorme successo di pubblico e di critica alla Cometa di Roma, con una serie di tutti esauriti sia nelle repliche serali che in quelle pomeridiane. Merito questo della stupenda e coinvolgente interpretazione di due grandi attori, quali Giorgio Colangeli e Francesco Montanari, accompagnati dalla brava Maria Gorini e dalla regia dei due autori di questo splendido testo, ovvero Alessandro Bardani e Luigi di Capua. Autori che presentano un vasto e qualificato curriculum di spettacoli di successo, sia in televisione che a teatro, e che hanno voluto trasferire sulle tavole del palcoscenico una antiquata, e certamente poco conosciuta, normativa che impedisce ai figli non riconosciuti di venire a conoscenza della loro storia preadottiva e della identità della madre naturale fino al compimento del centesimo anno di età ! Sembra assurdo , inverosimile, e invece è proprio così! Protagonisti della avvincente, coinvolgente e commovente vicenda sono i bravissimi Colangeli e Montanari, che interpretano due figli non riconosciuti alla nascita; Colangeli-Gustavo, giunto alla soglia dei fatidici cento anni, ha raggiunto l'età che gli permette finalmente di conoscere l'identità dei propri genitori; Montanari-Giovanni è un trentenne smanioso di conoscere la identità della madre ignota, e vive la sua esistenza con tranquillità, evitando rischi ed emozioni più forti; Gustavo e Giovanni si incontrano e si scontrano in un dialogo generazionale, che consente loro di scoprirsi, nello stesso tempo, distanti e vicini, accomunati dalla stessa esperienza giovanile, che rivive sul palcoscenico con molta efficacia, grazie anche alla presenza ed agli interventi di Maria Gorini, la compagna di Giovanni, che disegna molto bene il ruolo della donna precisa e metodica. Ovviamente, la vicenda procede (in due tempi) verso un finale, che ci sembra giusto ed opportuno non rivelare ai nostri affezionati lettori, che avranno il piacere e la sorpresa di scoprirlo, fino al 29 marzo al Teatro della Cometa di Roma, il 10 aprile al Teatro di Villa Sora a Frascati, il 18 e 19 aprile al Teatro Quarticciolo di Roma, e , se ameranno fare una bella gita in Sicilia, dal 30 aprile al 3 maggio a Messina ! Nella foto sopra il titolo si possono vedere i tre protagonisti impegnati in una scena dello spettacolo, che è sostenuto dal Comitato nazionale per il diritto alla conoscenza delle origini biologiche e dalla FAEGN, Associazione Nazionale figli adottivi e genitori naturali. Ripeto, uno spettacolo molto istruttivo, certamente da non perdere.

Franco Vivona

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