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In sala L’estate addosso di Gabriele Muccino

Marco e Maria sono all’ultimo anno di liceo. Dopo la maturità, Marco decide di raggiungere il suo amico Vulcano a San Francisco, a sorpresa si unisce anche Maria, in fuga da una vacanza troppo selvaggia per i suoi gusti con le sue amiche in Grecia...

Marco e Maria sono all’ultimo anno di liceo. Dopo la maturità, Marco decide di raggiungere il suo amico Vulcano a San Francisco, a sorpresa si unisce anche Maria, in fuga da una vacanza troppo selvaggia per i suoi gusti con le sue amiche in Grecia.

La rigida Maria e il tranquillo Marco non sono compagni di viaggio affiatati, a loro si aggiunge, negli Stati Uniti una coppia di amici di Vulcano, che vivono insieme, questo mette a dura prova la poca tolleranza di Maria.

La convivenza permetterà a tutti e quattro di rivedere i propri punti di vista e le proprie aspettative.

Gabriele Muccino torna a Itaca, mettendo in scena una storia che conosce bene, e torna anche a Venezia, dove esordì nel concorso con Come te nessuno mai, quasi venti anni fa, di cui questo ultimo film sembra un aggiornamento.

L’estate addosso è anche il film che sancisce il suo ritorno, non si sa se temporaneo, con una produzione italiana, anche se la storia rimane con i piedi ben piantati negli Stati Uniti, dove negli ultimi undici anni Muccino ha vissuto e realizzato tre film, con fortune alterne.

Il film viene presentato in una sezione collaterale del festival, chiamata Cinema nel giardino, che si svolge nella nuova sala rosso fiammante davanti al palazzo del Casinò, realizzata negli ultimi anni, e che oltre che uno schermo in più, dona al festival una accesa nota di colore.

Qui si svolgono le anteprime e gli incontri più accessibili al pubblico, durante il festival i biglietti hanno per questa sala un costo che varia, a seconda dell’orario di proiezione, dal gratuito, previo ritiro di un coupon, ai 10€, e si sono visti eventi come l’incontro con Chris Meledandri, creatore della Illumination entertainment, “madre” dei Minions, la presentazione della versione europea restaurata de L’alba dei morti viventi con Dario Argento e Nicolas Winding Refn e appunto la selezione dei film fuori concorso ma degni di nota, soprattutto con una sicura attrattiva per il pubblico, come nel caso della pellicola di Muccino.

Questo è un film che narra una storia corale, che il regista romano sa come realizzare, con alcuni elementi nuovi che arricchiscono la storia di crescita che è alla base del film.

Coprotagonisti di questo viaggio sono infatti due ragazzi americani, una coppia gay, abbastanza equilibrata e abbastanza felice, con la quale Muccino mette a confronto la reazionaria Maria, che dovrà rivedere la sua istintiva ma immotivata disapprovazione.

Gli Stati Uniti, nonostante non siano stati gentili con la carriera di Muccino, restano, almeno in questa storia, la terra dell’opportunità dove tutto è possibile: anche andare da San Francisco a Cuba e poi a New York perchè se ne ha voglia, con leggerezza e ingenuità.

A sostenere il tutto c’è la colonna sonora realizzata da Lorenzo Jovanotti, nella quale spicca la trascinante traccia che dà anche il titolo al film e grazie alla quale, durante la proiezione aperta al pubblico fatta al festival di Venezia di quest’anno, si è creata una mini festa di fine proiezione a cui ha partecipato anche il cast e il regista presenti in sala.

Il film è in sala dal 14 settembre.

Alice Vivona

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